Off shore: progetto Otranto-Leuca bocciato anche da esperto del settore. Troppo pochi 12 km dalla costa

18 Giugno 2022 Off shore: progetto Otranto-Leuca bocciato anche da esperto del settore. Troppo pochi 12 km dalla costa

Troppo pochi 12 chilometri di distanza dalla costa, perché le pale in mare non siano visibili dalla litoranea Otranto-Leuca. A sentenziarlo, confermando quello che ripetiamo da novembre scorso a supporto della nostra opposizione al progetto nel Canale d’Otranto, è il direttore operativo di una delle più grandi società di eolico offshore, Renexia. È quella che ha inaugurato l’impianto pilota da dieci turbine nel porto di Taranto e che si prepara a realizzarne uno colossale nel Canale di Sicilia, ma a ben 70 chilometri di distanza dalla costa, quasi otto volte quella prevista al largo della litoranea salentina.

Non meno di 50 chilometri – secondo l’esperto – la distanza di sicurezza per garantire che le pale non siano visibili all’orizzonte. E invece, lungo una delle coste più belle del Salento e del mondo, ci si ostina a voler piazzare ben 90 pale di quasi 300 metri d’altezza, che si vedrebbero da ogni punto della litoranea fra Otranto e Leuca, in qualsiasi condizione climatica. Uno sfregio e uno scempio confermato dal direttore operativo di una delle più importanti società del settore eolico offshore. E questa è una ragione di più per dire no a quel parco eolico, perché se la distanza di sicurezza dev’essere spostata a 70 chilometri dalla costa, è evidente che nel Canale d’Otranto – lungo appunto 70 chilometri – non si può e non si deve realizzare.

 

Lecce, 18 giugno 2022

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale- Capogruppo LPD

Presidente Mrs