Consorzi bonifica: basta con stanziamento annuale, serve riforma di gestione per renderli efficienti

21 Dicembre 2022 Consorzi bonifica: basta con stanziamento annuale, serve riforma di gestione per renderli efficienti

Zero manutenzione, canali ostruiti e una pioggia di cartelle esattoriali per opere mai o mal eseguite: la trama della telenovela consorzi di bonifica non cambia. E l’epilogo è sempre lo stesso, ogni anno: lo stanziamento in bilancio di diversi milioni di euro (quest’anno dieci) per mantenere in vita i consorzi. Certo, non è colpa dei dipendenti che si sforzano quotidianamente di fare il meglio con le poche risorse e gli strumenti spesso inadeguati a disposizione, ma è arrivato il momento di rompere questo circolo vizioso, ponendo fine ai commissariamenti per ripartire con una riorganizzazione dei consorzi che li renda autonomi e che tenga conto delle peculiarità di ogni territorio e delle sue specifiche esigenze idrogeologiche ed agricole.
I cittadini sono stanchi di essere vessati da cartelle mascherate da contributi, che li obbligano a pagare per servizi mai ricevuti oppure carenti. E ci sono molte sentenze che danno loro ragione e dispongono l’annullamento dei pagamenti.
Basta con questo gioco dell’oca infinito che ci riporta sempre al punto di partenza, si affronti la riorganizzazione dei consorzi per evitare che i costi di gestione e del personale divorino tutto e rimanga ben poco per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie.
Si parta dalla ricognizione sul territorio, dal riordino delle funzioni, dalla verifica degli organici e delle attrezzature che ogni consorzio ha a disposizione per svolgere i compiti delicati e necessari di difesa del suolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico. Quindi, votiamo contro questo stanziamento annuale della Regione ai Consorzi, finché non avremo certezza che assicurino il servizio dovuto.
Bari, 21 dicembre 2022
Paolo Pagliaro e Antonio Scalera
La Puglia Domani