Ospedale Casarano, ispezione: ripristino primo livello e nuovo personale. In Commissione Sanità presenterò altre richieste

21 Febbraio 2023 Ospedale Casarano, ispezione: ripristino primo livello e nuovo personale. In Commissione Sanità presenterò altre richieste

È il secondo ospedale pubblico della provincia di Lecce, ma è stato declassato da presidio di primo livello a ospedale di base. Il “Francesco Ferrari” di Casarano subisce da anni una spoliazione di servizi, prestazioni e risorse, sia umane sia strumentali, e questo si ripercuote su un bacino d’utenza di 180mila persone che abbraccia l’intero basso Salento e che d’estate arriva a 600mila persone con le presenze turistiche.

Mi sono giunte numerose segnalazioni di disservizi e carenze, ed è per questo che oggi ho effettuato una visita ispettiva, la terza di quelle che ho intrapreso per andare a verificare – senza preavviso – lo stato dei luoghi e dei servizi erogati nelle strutture sanitarie dell’Asl di Lecce. Come di consueto, ho voluto testare anche i pasti somministrati ai pazienti e li ho trovati di buona qualità.
Benché ne sia stata scongiurata la chiusura, occorre rivedere i piani della Regione e della Asl per il “Ferrari”, perché quest’ospedale di base ha tutte le caratteristiche per essere un presidio di primo livello. Intanto è in costruzione una nuova ala per separare l’ala medica dall’area ortopedica. Il reparto di Chirurgia pediatrica, che era una struttura di eccellenza, è stato trasferito al Fazzi di Lecce.

• Al PRONTO SOCCORSO la carenza di personale, soprattutto medici specialisti nell’emergenza-urgenza, infermieri e operatori sociosanitari, costringe i pazienti a lunghe attese al triage e ad una prolungata sosta “provvisoria” in barella, in attesa di ricovero. Oggi la situazione era tranquilla a causa del mancato funzionamento della Tac già da qualche giorno, per cui il 118 ha dirottato altrove le ambulanze. Occorrono anche un ecografo e un elettrocardiografo, ed è necessario attrezzare una seconda sala rossa la cui strumentazione è stata già inserita nel piano acquisti in attesa della gara Asl.

• In RIANIMAZIONE occorrono nuovi respiratori ed un nuovo ecografo, in sostituzione di quello attuale ormai obsoleto. Ma soprattutto servono anestesisti e servono dappertutto.

• Nel reparto di CHIRURGIA GENERALE sono in servizio solo quattro medici, a fronte dei sette previsti in organico. Mancano anche gli anestesisti per garantire le sedute di sala operatoria, tant’è che a marzo dell’anno scorso ci fu il rischio di sospensione degli interventi, fortunatamente scongiurato. Ed oggi le sale operatorie lavorano in elezione sei giorni a settimana e dalle 8 alle 16 circa e in urgenza, sette giorni su sette, grazie all’abnegazione del personale.

• Anche CARDIOLOGIA e UROLOGIA soffrono la carenza di personale.

• UROLOGIA è un reparto d’eccellenza ma a settembre si pensionerà un medico e sarà difficile sostituirlo.

In generale, molti medici si avvicinano all’età della pensione, mentre i giovani vengono attratti dal Fazzi di Lecce, futuro Policlinico. Specialisti eccellenti scappano via, come il primario di Radiologia.

• Nel reparto di NEUROLOGIA si fa fronte alle problematiche di cefalee e talassemia ed è attivo un centro sclerosi multipla ma occorrerebbe anche una stroke unit per ictus, presente solo a Lecce ma insufficiente per l’intera Asl.

• Per il CENTRO SCLEROSI MULTIPLA, che rappresenta un punto di riferimento importante ed eroga terapie personalizzate, avevamo registrato alcune segnalazioni di pazienti per eccessivo uso di psicofarmaci e antidepressivi come coadiuvanti alle robuste cure con farmaci che prevedono molti effetti collaterali, ma i medici hanno smentito.

• Ad ONCOLOGIA ho raccolto l’appello per un aumento degli strumenti a favore dei professionisti operanti nei vari CORO (Centri di Orientamento Oncologici) per poter soddisfare secondo percorsi efficaci ed efficienti le richieste di assistenza sanitaria che emergono dal territorio, soprattutto dai pazienti provenienti dalla periferia. È attiva la piattaforma per la telemedicina dove vengono inseriti i dati delle persone che arrivano attraverso i CORO, ma molto spesso la presa in carico delle richieste di controlli strumentali (Pet, Risonanze ed altre indagini di secondo livello) non è scontata e immediata. Un potenziamento di questi strumenti renderebbe percepibili agli utenti la reale presa in carico totale secondo percorsi opportuni che possano contribuire e ridurre i viaggi della speranza facendo sentire il paziente accompagnato nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale per arrivare ad una diagnosi precisa. In tal senso è in atto lo sforzo del capo dipartimento oncologico Salento, professor Di Renzo, teso a superare tali difficoltà al fine di raggiungere l’obiettivo finale: garantire ai malati oncologici salentini il miglior percorso diagnostico- terapeutico.

• A NEFROLOGIA e DIALISI c’è bisogno di un prisma per setticemie ed emodialisi, di osmosine a due bracci per eseguire una dialisi di qualità per due utenti alla volta. I medici in organico sono soltanto quattro, manca il tecnico della dialisi e medici ed infermieri cercano di tamponare. E tra ferie, malattie, consulenze in pronto soccorso si rischia di non riuscire a far fronte alle esigenze.

Su tutte le criticità emerse al “Francesco Ferrari” di Casarano chiederò risposte e impegni ai vertici della sanità regionale e locale – a cominciare dal ripristino della classificazione di primo livello – nell’audizione che chiederò in terza Commissione Sanità, così come ho già fatto per l’ospedale di Copertino e per il Pta di Gagliano del Capo. E scriveremo un libro bianco per fotografare la situazione della sanità pubblica nella provincia di Lecce, con spirito di osservazione partecipata e attiva.

Casarano, 21 febbraio 2023