Visita carcere Lecce: grave sovraffollamento e carenza di personale anche psichiatrico. Porrò la questione in commissione sanità

6 Marzo 2023 Visita carcere Lecce: grave sovraffollamento e carenza di personale anche psichiatrico. Porrò la questione in commissione sanità

Nel carcere di borgo San Nicola di Lecce ci sono al momento 1.078 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di circa 750. Oltre trecento persone in più, mentre il personale di polizia penitenziaria è sott’organico e vive una condizione di profondo disagio e stress che invoca un intervento risolutivo della politica, finora sorda al grido di allarme delle guardie penitenziarie. È questa la fotografia drammatica emersa dal sopralluogo che ho compiuto oggi, in delegazione con gli ex onorevoli radicali Sergio D’Elia e Rita Bernardini dell’associazione Nessuno Tocchi Caino; con Maria Mancarella, garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Lecce; con Massimo Pagliaro, Alexia Pinto, Veronica Merico e Silvia Ardito in rappresentanza della Camera Penale di Lecce; con Giuseppe Talò, Roberto Cavallo, Paola Antini, Luisella Aversa e Augusto Fonseca attivisti radicali di Nessuno Tocchi Caino.
Ci siamo scontrati con una realtà carceraria molto dura, dove il sovraffollamento toglie lo spazio vitale e si registra un aumento allarmante dei casi di dipendenze, di depressione e di tentativi di gesti estremi. L’emergenza più grave è di tipo sanitario: un intero piano dell’infermeria ospita circa trenta detenuti con patologie psichiatriche, e nell’intero istituto circa 250 detenuti sottoposti a trattamento farmacologico o di consulenza specialistica per un solo psichiatra a disposizione. Una sproporzione che non garantisce la qualità e la continuità del rapporto con il detenuto. Nonostante la riduzione del personale ed una pianta organica inadeguata, con professionalità e umanità straordinarie si cerca di garantire la normale attività di assistenza e vigilanza ed anche l’attivazione dei laboratori che tengano impegnati i detenuti garantendo loro anche una busta paga: il forno, la pasticceria, l’officina creativa Made in carcere, Linkem, la cooperativa di semiliberi per la cura dell’orto e la produzione di ortaggi con l’ambizione di prevedere in futuro, grazie ad un progetto presentato, la trasformazione ed il confezionamento. Sono stati attivati anche tirocini formativi, corsi di alfabetizzazione media e superiore di tipo tecnico, è stato previsto anche un polo universitario.
Con la carenza di personale di sorveglianza, risulta assai difficile contrastare i tentativi sempre più frequenti di recapitare droga ed altro materiale illecito o pericoloso attraverso i droni, direttamente nelle celle. La comunità penitenziaria è fatta di detenuti e detenenti, e quando va in crisi un settore, rischia il collasso l’intero sistema. Ecco perché porrò il problema della carenza di personale sanitario specialistico, che è di competenza regionale, in un’audizione in Commissione Sanità.

Lecce, 6 marzo 2023

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS