Xylella, per Emiliano “danno limitato e contenuto”. Offesa al Salento, Presidente chieda scusa e si dia da fare per il post disastro

5 Maggio 2023 Xylella, per Emiliano “danno limitato e contenuto”. Offesa al Salento, Presidente chieda scusa e si dia da fare per il post disastro

Gridano vendetta e sono uno schiaffo ai salentini e alla verità, le dichiarazioni del governatore Emiliano sul disastro xylella che ha raso al suolo non solo gli ulivi ma anche l’economia agricola e il paesaggio del Salento. La sua narrazione è lontana anni luce dal dramma che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere sulla nostra pelle, anzi nella nostra carne viva. Mentre il batterio ha annientato 22 milioni di ulivi e continua ad avanzare, il presidente sostiene che è stato fermato e che, tutto sommato, siccome la “vera olivicoltura” si colloca da Bari in su, “il danno è stato limitato e contenuto”. Siamo offesi e umiliati da parole pronunciate con tanta leggerezza, che sono un colpo al cuore dei nostri olivicoltori e frantoiani che hanno perso tutto a causa della xylella, e che con orgoglio e sacrificio portavano avanti produzioni pregiate e apprezzate in tutto il mondo, liquidate invece come olio di serie B.
Il presidente Emiliano, accecato dalla sua visione “barese”, evidentemente non ha mai assaggiato la bontà del nostro olio che ha conquistato le tavole di tutto il mondo, tranne la sua. Non ha idea del dolore che la desolazione provocata dalla xylella ha inflitto alla nostra terra e alla nostra gente. Sia chiaro: noi non siamo secondi a nessuno, e rivendichiamo con orgoglio la sapienza antica dei nostri olivicoltori. Il Salento non è solo una bella cartolina da sfoggiare a convenienza, ma una terra che ha costruito col sudore della fronte e le mani incallite dei nostri padri e antenati un’economia agricola di assoluto rispetto. L’ulivo è nel dna dei salentini, la nostra gente ha sviluppato un legame profondo con la coltura-cultura millenaria della pianta sacra ad Atena. Storia, radici, identità, passione, lavoro, elementi che hanno tracciato la vita del Salento nei secoli, sono stati mortificati da un pensiero che nasce dalla fantasia di Emiliano. Questa terra merita rispetto, oltre il danno della xylella è arrivata anche la beffa del presidente della Puglia che conosce il Salento solo per la bellezza delle sue spiagge.
La verità è che, se il contagio fosse stato bloccato sul nascere, se non si fosse dato ascolto ai santoni che abbracciavano le piante infette, se si fossero presi provvedimenti tempestivi, molto si sarebbe potuto salvare. E chi ha permesso tutto questo, spianando la strada alla xylella? Chi ha temporeggiato? Chi ha fomentato un’inchiesta giudiziaria inconcludente e dannosa, mentre gli olivicoltori salentini invocavano di fermare il batterio?
Ci aspettiamo quindi le scuse di Emiliano e non solo: gli chiediamo di farsi seriamente carico della gestione del dopo xylella che ha lasciato il deserto sul nostro territorio, trasformando in paesaggio lunare quello che prima era un paradiso popolato di ulivi che macchiavano di verde il bianco dei muretti a secco e l’azzurro del mare. Si stringano i tempi per finanziare la riforestazione e la rigenerazione agricola che la nostra terra aspetta da anni, con procedure impantanate nella burocrazia.
Chi è al vertice della Regione e la rappresenta dovrebbe pesare le parole col bilancino e assumersene la responsabilità. Ecco perché è doveroso che il governatore faccia pubblica ammenda.

 

Lecce, 5 maggio 2023

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS