Nuovo progetto impianto eolico nel mare di Leuca : ennesimo sfregio alla bellezza, mentre le bollette aumentano

30 Giugno 2023 Nuovo progetto impianto eolico nel mare di Leuca : ennesimo sfregio alla bellezza, mentre le bollette aumentano

Mentre continua la corsa alle rinnovabili, con la Puglia seconda fra le regioni italiane per nuovi impianti eolici e fotovoltaici autorizzati, il governo ha dovuto stanziare altri 800 milioni per prorogare fino a settembre gli aiuti a famiglie e imprese per fronteggiare il caro bollette. I conti non tornano. La Puglia produce energia da fonti rinnovabili in quantità superiore al suo fabbisogno, e se si realizzasse il federalismo energetico – in base al quale ogni Regione è tenuta a contribuire alla produzione del fabbisogno energetico del Paese in quota parte – avremmo già dato oltre il dovuto. Abbiamo già pagato un prezzo altissimo, con campagne vetrificate da chilometri di pannelli solari e paesaggi sfigurati da eserciti di pale eoliche. Ma non ne abbiamo tratto alcun beneficio in termini di ristori e di sconti in bolletta. E comunque il sacrificio ambientale non è monetizzabile: per noi prima di tutto viene la tutela del paesaggio e della bellezza.
Purtroppo il Salento resta nel mirino nelle multinazionali. C’è un nuovo progetto di eolico offshore: 45 turbine da piazzare nelle acque di Santa Maria di Leuca per un’estensione complessiva di 145 chilometri quadrati, con stazione di trasformazione a terra fra Galatina e Galatone. La fase preliminare di scoping si è conclusa già da tre mesi, e la società proponente DGM Global Srl è in attesa della VIA dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Un’altra mastodontica centrale del vento minaccia il mare di Finibus Terrae, un paradiso da proteggere che è esposto invece agli appetiti dei giganti dell’eolico.
Per evitare danni irreparabili come la perdita di habitat, potenziali collisioni con le turbine eoliche, deviazione delle rotte migratorie di uccelli e cetacei, rumore e disturbo elettromagnetico e pericoli per le navi in movimento, distruzione dei fondali marini con gli ancoraggi delle turbine, oltre al divieto a largo raggio delle attività di pesca, gli impianti eolici vanno debitamente pianificati e gestiti. Ed è proprio qui il vulnus: non mi stancherò mai di ripetere che la pianificazione dello spazio marittimo non è prerogativa esclusiva del governo nazionale e che la Regione ha voce in capitolo. Può definire e perimetrare, mettere paletti a difesa delle aree di particolare pregio paesaggistico. Da qui la mia battaglia, cristallizzata in mozioni e interrogazioni, sit-in e incontri istituzionali al di là di ogni steccato politico. Una battaglia cominciata molti anni fa, che ha avuto un momento centrale nella grande manifestazione del novembre 2021 a Porto Miggiano contro la mega centrale di Odra Energia nel Canale d’Otranto, che ha visto l’adesione di amministratori locali, sindaci, cittadini, ambientalisti… Tutti preoccupati per l’impatto devastante che l’installazione di 90 gigantesche pale da quasi 300 metri di altezza avrebbe sulla bellezza di uno degli angoli paesaggistici più suggestivi al mondo, e sull’economia che ne trae sostentamento.
Progetti come questo non possono passare sulla testa dei territori, e non consentiremo a nessuno di invadere il nostro mare.

Lecce, 30 giugno 2023

Paolo Pagliaro

Consiglio regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS