Raddoppio 7ter Bradanico Salentina: un mese per passare dalle parole ai fatti per l’assessora Maurodinoia

14 Marzo 2024 Raddoppio 7ter Bradanico Salentina: un mese per passare dalle parole ai fatti per l’assessora Maurodinoia

 

 

Nota dei consiglieri regionali di centrodestra Paolo Pagliaro, Luigi Caroli, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Massimiliano Di Cuia, Antonio Gabellone, Paride Mazzotta, Renato Perrini, Antonio Scalera

 

 

“Un mese di tempo per passare dalle parole ai fatti, e dimostrare che l’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non è solo fumo negli occhi del territorio ionico-salentino. Attendiamo l’assessora Maurodinoia allo scadere dei trenta giorni che mancano alla nuova conferenza dei servizi convocata oggi da Anas per il 16 aprile. Trenta giorni per ottenere dal Governo impegni concreti per l’avvio dell’iter di riprogettazione della statale 7 ter Bradanico-Salentina, prevedendo il raddoppio da due a quattro corsie della strada Lecce-Taranto. I sindaci hanno ribadito oggi a Bari quello che ripetiamo da sempre: la 7 ter s’ha da fare secondo il progetto originario, e non con soluzioni di ripiego che si limitano alla pur necessaria messa in sicurezza del tracciato a due corsie.

Peccato che si sia perso tanto tempo per dare finalmente seguito ad una mozione approvata un anno e mezzo fa, che prevedeva quello che solo oggi viene messo in atto: la revisione dello studio di fattibilità tecnico-economica che aveva sommariamente bocciato il raddoppio della 7 ter Bradanico-Salentina come inutile, sulla base di calcoli che non tenevano conto dell’immenso potenziale di utilizzo di questa statale, qualora fosse davvero realizzata a quattro corsie, eliminando tutti gli attraversamenti urbani che costano agli automobilisti perdite di tempo e grossi rischi. Ne sanno qualcosa i pendolari costretti a percorrerla ogni giorno, e i turisti che arrivano dall’autostrada e si ritrovano su una strada a due sole corsie, malandata e insidiosa.

Questo nodo al fazzoletto speriamo di scioglierlo positivamente entro il 16 aprile, perché sarebbe un segnale concreto di nuova attenzione e considerazione per il Salento, costretto a lottare per uscire dall’arretratezza dei trasporti e delle vie di comunicazione che sono la palla al piede del suo sviluppo”