Audizione eolico: Salento sotto assedio, stop a mega parco. Energia pulita non sia pretesto per sfigurare la nostra terra

5 Maggio 2021 Audizione eolico: Salento sotto assedio, stop a mega parco. Energia pulita non sia pretesto per sfigurare la nostra terra

La decarbonizzazione e la transizione ecologica non possono diventare il cavallo di Troia per il consumo indiscriminato di un territorio agricolo fertile e prezioso, che dà linfa ai vitigni del Negramaro e del Salice salentino. Un patrimonio da preservare, da sottrarre agli appetiti delle multinazionali delle cosiddette energie pulite, perché non è vero che parchi eolici e campi fotovoltaici non inquinano. Contaminano la vista, sono cicatrici indelebili inferte alla nostra terra, ne stravolgono l’aspetto e la sostanza. 
Serve un’azione di pressing della Regione sul Ministero, affinché tenga conto Del valore di questo patrimonio ed eriga mura a sua difesa. Le parole dell’assessora Maraschio oggi in Commissione Ambiente ci rassicurano, perché non sono parole di resa: la Regione è pronta ad usare tutti gli scudi della legge contro queste aggressioni al territorio, e questo ci dà più forza per combattere. I sindaci delle comunità sotto assedio sono pronti ad adeguare i piani regolatori al Piano Paesaggistico Territoriale della Regione, ad evidenziare tutte le aree di pregio paesaggistico e agricolo per sottrarle a nuovi insediamenti di parchi eolici e fotovoltaici. Questa è la strada che ci è stata indicata e la batteremo con convinzione, perché non ci rassegniamo a barattare il nostro territorio per un piatto di lenticchie. Non siamo prateria di conquista.
L’ho ribadito nell’audizione che si è tenuta oggi su mia richiesta, a cui sono stati invitati i presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, e i sindaci di Avetrana, Erchie, Guagnano, Salice Salentino, Veglie e San Pancrazio Salentino, per dare voce ad un territorio già vessato, su cui incombe il rischio di un nuovo impianto eolico di dimensioni spaventose. Ventuno pale, 7 aereogeneratori su un versante e 14 sull’altro, alti tra i 165 e i 220 metri per una capacità di 125 megawatt, a cui si aggiungono gli scavi per le fondazioni per ospitare gli aerogeneratori e quelli per la posa di cavidotti interrati per decine di chilometri e ci ritroviamo di fronte all’ennesimo enorme sfregio alla nostra terra. Al martirio della xylella si aggiunge ora questa minaccia tremenda: il progetto presentato da due società è già in fase di VIA, sulla testa della popolazione e degli agricoltori salentini. Abbiamo già dato: la Puglia, per fotovoltaico ed eolico, è la regione italiana col maggior numero di impianti.
Il nostro non è un no a prescindere alle rinnovabili, ma dobbiamo cambiare mentalità, immaginare altre soluzioni. Il fotovoltaico va bene sui tetti per dare un beneficio alle famiglie e alle unità condominiali. Gli impianti eolici e solari vanno bene nelle zone artigianali e industriali, nelle zone sin, ovunque ci siano già aree depresse e improduttive.
Ma fermiamo l’invasione barbarica sui nostri terreni fertili, agricoli e da pascolo, salviamo il nostro paesaggio. E per farlo bisogna porre un freno a questi obbrobri, bloccando subito le autorizzazioni richieste. Non possiamo lasciare un territorio devastato ai nostri figli.
Lecce, 5 maggio 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS