Il signore dell’etere ha ancora i calzoncini corti. Giovani di successo. A 37 anni Paolo Pagliaro guida un gruppo radiotelevisivo.

30 Maggio 1997 Il signore dell’etere ha ancora i calzoncini corti. Giovani di successo. A 37 anni Paolo Pagliaro guida un gruppo radiotelevisivo.

Sintonizzarsi ogni giorno sulle emittenti radiotelevisive del gruppo “Mixer Media” Management” viene naturale a più di 600 mila persone. E’ una bella fetta di pubblico, non c’è che dire. Nell’oceano di canali radiofonici e televisivi, questi ascoltatori (pugliesi, lucani e calabresi) preferiscono dare ascolto all’informazione locale e all’intrattenimento musicale di quattro radio e una televisione salentino: Radio Rama, Radio Salento, Jet Radio, Radio Caribe e Telerama. Presidente del gruppo “Mixer Media Management” è Paolo Pagliaro, classe 1960. segno zodiacale Pesci. Per lui non è stato facile conquistarsi questi larghi consensi di pubblico. Ha dovuto coniugare creatività e professionalità. Ovvero: concretizzare le idee e ampliare gli studi, potenziando contemporaneamente il segnale sul territorio. Ci ha impiegato quasi vent’anni, da quando l’hobby di fare radio lo spinse per la prima volta negli studi di Radio Salento e poi in quelli di Radio Nice, ma negli anni è riuscito a trasformare la passione in professione.

Pagliaro, quando ha iniziato la sua grande avventura?
Era il 1979. Entrai a Radio Rama ed acquistai una quota societaria. Eravamo in sei, ed iniziai ad occuparmi della direzione artistica, del palinsesto, cercando di far gravitare intorno alla Radio personaggi famosi dello spettacolo, ma anche collaboratori bravi e professionali.

Obiettivo numero uno, quindi, rilanciare la radio?
Si. Capii subito che la cosa più importante in questo lavoro era creare i presupposti per avere un futuro come azienda. Così abbiamo iniziato a pianificare il settore commerciale ricercando le risorse. Senza il supporto commerciale, d’altronde, tutto sarebbe stato destinato a fallire. Eravamo in tanti, siamo rimasti in pochi. Ma chi ci ha creduto ha avuto le sue soddisfazioni. Il primo passo importante è stato quello di creare una concessionaria pubblicitaria, oggi la K&C, capace di rendere appetibile il prodotto alle attività commerciali della nostra provincia, grazie ad una rete di vendita gestita da professionisti. Certo, abbiamo avuto ed abbiamo ancora molte difficoltà a far capire alle nostre aziende quanto sia importante la comunicazione all’esterno della loro immagine. La pubblicità è qualcosa in cui crediamo fortemente e che curiamo con estrema professionalità: niente viene improvvisato. La “J&B produzioni televisive”, cura molto attentamente le immagini, le inquadrature e la musica di ogni spot. Come crediamo che sia essenziale la promozione del nostro territorio. Una delle iniziative di cui andiamo più fieri è “Salento doc”, una campagna pubblicitaria che mira alla promozione dei prodotti salentino. Così Radio Rama pian piano si è evoluta. E’ stata una crescita costante, le indagini di ascolto ci hanno subito confermato un primato che secondo me è stato determinante per il lancio. Abbiamo lavorato molto anche sulla promozione, l’immagine, la cura dell’organizzazione di manifestazioni e concerti musicali. Ma anche iniziative socialmente utili rivolte ai giovani, come “StopAids”, e il supporto dei dj e speaker ad una delle discoteche più affermate del Sud Italia, il Malè. In seno al nostro gruppo c’è anche Model Studio, agenzia organizzatrice di sfilate di successo, di grossi eventi, non ultima “Lecce Sposi”, e fiere; poi c’è Techno, che provvede per l’assistenza tecnica di tutta l’impiantistica dei mezzi.

Torniamo alla Radio. Avete iniziato con una sola frequenza per Lecce città, la 102.5, ed ora potete contare su venti frequenze che coprono l’ascolto in tre regioni del Sud. Come si fa a colonizzare l’etere?
Per noi il reddito ha sempre rappresentato una fonte d’investimento, ma abbiamo dato anche infinite attenzioni ai bilanci. Non poteva mancare, poi, l’entusiasmo, la tenacia e la voglia di riuscire. Qusta è stata la componente più importante ed è quello che mi piacerebbe consigliare ai giovani d’oggi, che probabilmente non hanno alle spalle niente e che da soli vogliono riuscire a realizzare un sogno. L’importante è crederci ostinatamente, qualunque sia il settore, cercando sin dall’inizio di portare avanti il tutto in maniera professionale. Poi c’è stato l’acquisto di Radio Salento. Abbiamo iniziato a differenziare i dati d’ascolto della radio, per permettere alla concessionaria di pubblicità di selezionare i target d’ascolto e pianificare di conseguenza le offerte alle aziende.

Lei ha detto “abbiamo acquisito Radio Salento”: può spiegare ad un giovane imprenditore alle prime armi, come si prendono decisioni così importanti?
Grazie alla capacità imprenditoriale e alla voglia di lavorare. Ho veramente impiegato tantissimo tempo al lavoro, comprese le domeniche, Capodanno, Natale e Ferragosto. Avevamo l’esigenza di creare un assortimento radiofonico che permettesse di raggiungere tutti i target di ascolto, di ogni tipo e natura. Con questa strategia sono nate Jet Radio e Radio Caribe.

Poi, nell’89, Paolo Pagliaro diventa editore di Telerama.
Abbiamo avuto un’intuizione: spostare il nostro interesse nel settore televisivo. Ritenevamo che ci fosse un vuoto da colmare, uno spazio che da tanti anni era stato lasciato vacante dai tempi di Teleradiosalento, una televisione che sicuramente è stata tra le prime “private” in Italia a impostare un palinsesto con caratteristiche professionali. Fino alla nascita di Telerama c’è stato un vuoto televisivo nella nostra città, ma anche grazie a questo vuoto televisivo le radio sono riuscite a evolversi e a svilupparsi. Nell’89 nacque Telerama, dal niente se vogliamo, con pochissime risorse a disposizione. Abbiamo messo su questa attività e pian piano abbiamo lavorato anche per inserirci nel settore dell’editoria vera e propria, con una testata giornalistica che riuscisse a incidere sul nostro territorio, che potesse svilupparsi soprattutto nel mondo dell’informazione. Con il telegiornale abbiamo capito che eravamo entrati in un settore veramente nuovo. Ero diventato un imprenditore radiofonico grazie anche all’aiuto dei miei stretti collaboratori, come Max Persano. Poi, grazie ad Adolfo Maffei, il direttore dei nostri primi Tg, sono entrato nel mondo dell’informazione e con lui abbiamo percorso la strada dell’editoria televisiva. Oggi continuiamo quel progetto avvalendoci della direzione giornalistica di Domenico Faivre.

Che possibilità di impiego hanno i giovani che intendono proporsi al vostro gruppo?
Il futuro occupazionale è nell’offerta dei servizi. Il nostro gruppo sarebbe ben lieto di valutare nuove proposte. Nessuno ci vieta di acquistare e mandare in onda documentari sul nostro territorio, o altri pacchetti preconfezionati di servizi per la Tv, realizzati da giovani che magari hanno formato una cooperativa come la Srt.

Lo sa che rischia di essere tempestato di telefonate?
Noi siamo qui.

di Vincenzo De Filippi

Lecce, 30 maggio 1997