Il progetto editoriale di RTS

10 Aprile 2004 Il progetto editoriale di RTS

RTS è una televisione interattiva, autorevole ed affidabile, punto di riferimento per il cittadino: i protagonisti della nostra quotidianità sono in diretto contatto con la gente.
RTS, infatti, permette ogni giorno, in piena libertà, di rappresentarci con amministratori, politici ed esperti di ogni settore, sollevando dibattiti e confronti continui, accrescendo lo spirito di protagonismo del cittadino, salvaguardando uno dei suoi fondamentali diritti, ossia la partecipazione diretta alla vita pubblica, contribuendo fortemente alla sua crescita sociale.
RTS rappresenta un modello di televisione proattiva, che trova nel contesto sociale il suo passaggio obbligato, che nel rispetto della “Democrazia del pensiero e della parola”, smuove le coscienze, risveglia l’intelligenza e la curiosità per troppo tempo assopita del pubblico, sottolinea l’importanza ad essere attivi, non solo per sollevare sterili polemiche ma per farci incontrare, per creare dialogo.
Con RTS i cittadini non sono più “sudditi”, ma “sentinelle” del senso civico: approfondimenti senza censure, confronti senza alcun filtro, che fanno dei momenti di mediazione ed intermediazione sociale il loro punto forte. Un modo diverso di concepire l’informazione: raccontare i fatti e dare finalmente ascolto a chi fin’ora può averli subiti passivamente.
In linea con questi valori, RTS ha inaugurato un nuovo percorso informativo: la forza dell’informazione al servizio della comunità, una scelta di coraggio che, con la giusta sensibilità nel trattare tematiche tanto complesse e con un pizzico di ironia, farà dei nostri giornalisti uomini pronti a scendere in piazza per denunciare l’inefficienza provocata dalla politica, le inadempienze degli uffici pubblici, le ingiustizie a cui quotidianamente i cittadini sono costretti ad assistere.
La televisione può e deve essere usata per riequilibrare in senso democratico i rapporti tra “governanti” e “governati”, anche attraverso la ricerca di forme di trasparenza “asimmetriche”: difendere le esigenze dei cittadini in maggior misura della privacy dei soggetti detentori del potere, chiamandoli a rendere conto delle proprie azioni di fronte a coloro che li hanno eletti, a scopo di una vera e propria denuncia sociale. La nostra è una contestazione onesta contro l’ipocrisia del proibizionismo: non una precisa presa di posizione contro la politica, ma un modo per affrontare la questione morale prima di tutto.
Il nostro è un giornalismo d’inchiesta a beneficio dell’opinione pubblica. Per questo vogliamo usare il termine “antipolitica”, ma in senso più ampio: ci opponiamo alle pratiche di potere dedite a interessi personali, che non si curano del bene comune. Al giorno d’oggi, infatti, si assiste ad un incredibile confusione tra politica e potere, tra privilegi della politica e bisogni della società civile.
In realtà, la disaffezione nei confronti della politica dipende proprio dal fatto che essa stia diventando sempre più totalmente autoreferenziale e distante dai bisogni e dagli interessi della collettività.
Bisogna raccontarla questa storia, tra i palazzi del potere, della politica, dell’imprenditoria: i nostri giornalisti si impegnano per rivendicare il ruolo di protagonismo della cittadinanza, ed investono le loro energie nella difesa dei nostri diritti “dal basso”, per accrescere e stimolare l’opinione pubblica.
Professionisti, insegnanti, impiegati, operai, operatori economici, con RTS avranno un luogo dove potersi incontrare e confrontare per dare il loro contributo personale, per approfondimenti spontanei, per poter seguire le vicende “dall’interno”.
In sostanza , se è vero che manca una discussione vera e propria, noi ci offriamo volontari: i cittadini aspettano risposte importanti e immediate dalle amministrazioni, dalla politica, che dovrebbero sentire maggiormente il peso delle responsabilità delle loro decisioni.
Per questo RTS si impegna per un miglioramento qualitativo e quantitativo della cooperazione allo sviluppo e delle politiche di sviluppo, affinché non siano anteposti gli interessi personali a quelli della comunità.
La televisione è uno strumento della democrazia, è la vera risposta alla disgregazione sociale, alla fragilità delle istituzioni: RTS mette in moto competenze, interessi, facendo dialogare le diverse professionalità nel rispetto dei ruoli; contribuisce concretamente a sviluppare quella “vitalità civica” che si esplica attraverso la voce diretta dei cittadini, che potranno manifestare apertamente la loro indignazione nei confronti degli sprechi e dei privilegi che purtroppo sussistono nella nostra società.
Questa è l’informazione a cui mira RTS: libertà, equilibrio, equidistanza, obiettività, ma soprattutto interattività, sentendo forte la disponibilità etica e la responsabilità sociale che gli strumenti di comunicazione hanno nei confronti dei propri fruitori.
RTS è la base di un arricchimento reciproco, un investimento etico: attraverso un dialogo multi – stakeholder (tra i maggiori partner), accrescerà e migliorerà la partecipazione collettiva, rafforzando la coscientizzazione e la presa di protagonismo della nostra comunità locale, affinché possa meglio difendersi e rivendicare considerazione da parte delle istituzioni e della politica.

Paolo Pagliaro