Paolo Pagliaro: ha vinto la linea della qualità

10 Gennaio 2005 Paolo Pagliaro: ha vinto la linea della qualità

Il Salento innanzi tutto. Una specie di viscerale affezione che Paolo Pagliaro è riuscito a trasmettere anche a sua moglie Jacqueline, che è colombiana e che di questa terra ha fatto subito manbassa di suoni e di colori, delle albe striate di rosa e dei tramonti infuocati dietro l’isola. Certo, all’inizio della sua fortunata avventura Pagliaro pensava di mettere in pratica le sue passioni nemmeno tanto velate, la musica, l’informazione, i rapporti umani. Poi, quando il Gruppo si è consolidato, nelle sue viscere è cominciato a ribollire il grande amore per Lecce, per il Salento, per la sua gente. Dunque, tutta la produzione radiotelevisiva del Gruppo Mixer Media da lui fondato doveva (e deve) puntare alla valorizzazione dell’identità e del territorio in cui opera. Una scelta sicuramente coraggiosa perché ingloba nel ricco palinsesto di autoproduzioni programmi di genere diverso, ma sempre ampiamente apprezzati dal vasto pubblico che segue soprattutto Telerama, la rete ammiraglia che il mese scorso è stata premiata con l’Oscar destinato alle radio e televisioni locali e alle televisioni digitali in chiaro da Millecanali, la prestigiosa rivista del settore audiovisivo che in tutti questi anni ha seguito passo passo la nascita, l’affermazione e le trasformazioni nel mondo dell’emittenza radiotelevisiva italiana, seguendo nella sua evoluzione il mercato del broadcast e della produzione audiovideo, del digitale, della multimedialità, del satellite e dell’emittenza locale, delineando anche gli scenari dell’immediato futuro di tali settori. Una bella soddisfazione non solo per Paolo Pagliaro, ma anche per la nutrita squadra dei giovani collaboratori che ogni giorno sfidano il mercato puntando tutto sulla qualità. Ed è proprio in virtù della professionalità con cui vengono ideate e realizzate le produzioni dell’emittente televisiva leccese che la giuria di Millecanali ha deciso di assegnarle l’Oscar, non per una materia specifica (informazione, sport o intrattenimento), ma per la “Programmazione complessiva”, “per la capacità di realizzare trasmissioni di buon livello nei diversi generi televisivi che coniugano una grand attenzione al mondo del Salento con un forte impegno a livello di produzione”.

Davvero gratificante, vero Presidente Pagliaro?
Certamente. Un risultato che premia gli sforzi quotidiani compiuti da Telerama nell’ambito dell’informazione, del sociale, della crescita complessiva del territorio e della sua valorizzazione anche al di fuori dei confini salentini.

Questo premio giunge in concomitanza con i 15 anni di Telerama …
Sì. 15 anni sono l’età di un adolescente, che ha inevitabilmente la forza e l’entusiasmo tipiche dell’età, con i sogni e le aspettative per il futuro. Certo è che TR, in 15 anni, non ha rappresentato solo lo specchio della società salentino, ma ne ha reso possibile il confronto, lo scambio, la crescita, l’interazione determinando un modello di sviluppo. L’obiettivo è raggiungere una maturità partecipata con i telespettatori che crescono come gli anni di attività.

Si è visto che la strategia della qualità è una strategia che paga sempre …
Cerchiamo di fare il massimo. Sempre. I miei collaboratori curano ogni giorno l’intera programmazione nei minimi dettagli. Dal palinsesto alla scelta degli orari dei singoli programmi. Nello specifico, la cura degli stessi con uno sguardo alla ricerca e all’innovazione sia dal punto di vista tecnico che redazionale. L’informazione, il sociale, la tradizione, il territorio sono il leit motiv del nostro lavoro quotidiano attraverso il quale esprimiamo il cosiddetto concetto di “qualità”, espressione che ritengo in ogni caso soggettiva.

Da qualche tempo Telerama la si vede oltre i confini salentini.
Spero sia solo l’inizio di un’avventura che porterà Telerama oltre i confini. Per ora, grazie ad un accordo con il canale satellitare Puglia Channel, in tutta Italia, in Europa e nei paesi del bacino del Mediterraneo siamo presenti con alcune nostre produzioni. Sono “Salento d’Amare” il rotocalco che racconta il Salento, la sua storia, la sua cultura, la sua arte, ma soprattutto il suo essere terra d’amare a prima vista. Con questo format Telrama esporta localmente per importare globalmente. Perché con il rotocalco supera i confini anche l’impresa locale. “Piazza giallorosa” il programma sportiv che segue la straordinaria avventura del Lecce in serie A. E poi l’edizione del tg delle 23.00, specchio autorevole dei fatti di casa nostra e fiore all’occhiello della nostra programmazione.

Il suo Gruppo (e naturalmente anche TR) crede molto nei valori che riguardano la solidarietà. Parlo del progetto Cuoreamico, un progetto che in tre anni ha aiutato 164 bambini più altri 35 di quest’anno. Come è nato e perché?
Il Progetto è nel cuore di tutti i salentini. Com’è nato? Cresceva il numero delle famiglie che chiedevano l’intervento del telegiornale per segnalare lo stato di disagio vissuto. Intervenire di volta in volta non avrebbe creato una coscienza solidale, né quel sistema che ha coinvolto favorevolmente l’intero Salento: dalle forze attive del territorio (banche, gruppi imprenditoriali, associazioni, enti e istituzioni pubbliche e private) ai singoli cittadini chiamati a colamre il vuoto e i limiti dell’intervento pubblico. E’ nata così la grande famiglia di Cuoreamico che ha creduto nell’informazione, quella che ha permesso di documentare dove e come venivano impiegati i fondi raccolti. Cuoreamico continuerà ad aiutare i bambini salentini.

A chi dedica questo premio?
Ai salentini, ai miei collaboratori e … alla mia famiglia.

di Nicola Apollonio

Lecce, 10 gennaio 2005