Un Cuore Amico per percorrere insieme le strade della vita

1 Marzo 2005 Un Cuore Amico per percorrere insieme le strade della vita

Lavorare nel mondo delle comunicazioni comporta molti doveri. In particolare il mezzo televisivo, di forte e immediato impatto, ha necessariamente il dovere di imporsi alte soglie di attenzione, e riteniamo che per un emittente locale ciò sia ancora più vero, creandosi con il telespettatore una sorta di immedesimazione , un senso di appartenenza. È in questo contesto mass – mediatico che Le chiediamo, Presidente Pagliaro, di voler collocare l’ideazione di Cuore Amico.
Ho sempre creduto nell’importante ruolo sociale che l’emittenza locale riveste, e grazie a Cuore Amico ho potuto dimostrare a tutti quanto effettivamente la comunicazione e l’informazione possano contribuire nel consolidare iniziative di solidarietà.
Dar voce ai cittadini, infatti, significa anche porre l’attenzione di tutti i disagi grandi e piccoli di tante persone che, grazie al mezzo radiotelevisivo, possono avere la consapevolezza di non essere più sole.
La radio e le televisioni sono facili da utilizzare, entrano in tutte le case, e servendosi di linguaggi semplici e diretti raggiungono davvero tutti, riuscendo a veicolare infinite informazioni e ad incentivare dialogo, partecipazione, motivi di dibattito e circolazione di idee.
Penso che la realtà televisiva possa imparare molto dai disabili, costretti a vivere una condizione molto diversa da quella che noi definiamo “normale”.
In un mondo perfettamente costruito come quello della televisione, la loro naturalezza e spontaneità di certo lo rende più vero, più umano, più vicino a noi, offrendo la possibilità di esprimersi a chi fin’ora è rimasto in silenzio.
Oggi il disabile non è più nascosto agli occhi della società, emarginato, isolato all’interno della propria casa, per l’ignoranza di coloro che spesso provavano disagio nel mostrarlo al mondo, ma l’aspetto più importante è che oggi il disabile stesso non ha più paura di mostrarsi per quello che è, non vuole più la solita compassione dagli altri.
Oggi finalmente la sua dignità è riconosciuta, è rispettata: è davanti ai nostri occhi, ci chiede aiuto, o forse solo un gesto di amicizia, una parola “scontata” per noi ma per lui importante, un nostro sorriso che possa recarli confronto. Sono cose che non hanno prezzo e che io ho avuto la fortuna di provare, grazie a Cuore Amico.
In tante occasioni le emittenti del mio gruppo sono state sollecitate e coinvolte in casi di solidarietà da noi sempre supportati.
L’ideazione di Cuore Amico è nata dalla consapevolezza che potevamo fare di più, che concretamente ci potevamo impegnare per realizzare una grande iniziativa coinvolgendo tutte le forze attive del territorio. Da questa volontà, in collaborazione con Banca Popolare Pugliese ed il Gruppo Aligros, è nata l’Associazione Cuore Amico Onlus.

Qualcuno ha voluto sottolineare la “vocazione commerciale” delle sue emittenti, immaginando forme di interesse economico e speculativo sull’evento Cuore Amico. Vuole commentare queste critiche?
Ero consapevole, fin dall’inizio, che avrei potuto essere coinvolto in critiche di questo tipo, è la maniera più facile e scontata per colpire un uomo di comunicazione come me, e senza dubbio anche la più squallida, ma non me ne sono mai curato: la determinazione e la tenacia mi hanno sostenuto in questi anni e devo dire che i risultati raggiunti sono per me la verità che conta.
La trasparenza e la concretezza di questo progetto parlano chiaro: Cuore Amico è una delle poche iniziative di solidarietà in Italia in cui tutti i fondi raccolti vengono destinati esclusivamente e totalmente ai bambini e alle loro famiglie, tutto è interamente devoluto per beneficenza, senza alcuna detrazione.
Nessuno spot è a pagamento, e gli sponsor, previsti in tutte le iniziative di solidarietà, servono solo a supportare la complessità di questa macchina che lavora per tutto l’anno.
La linea e il rigore hanno contraddistinto sin dalla nascita questa iniziativa.
È chiaro che i nostri mezzi di comunicazione hanno contribuito in maniera determinante nel sensibilizzare i salentini e nel realizzare un rapporto forte tra donatori e beneficiari, ma non è una novità: il Gruppo Mixer Media si è sempre impegnato a fare della radio e della televisione strumenti a disposizione della gente, pensati e gestiti al servizio del territorio, dei salentini.
Lasciamo pure che Cuore Amico utilizzi i mezzi della comunicazione per raggiungere tutti e per spiegare anche le ragioni dei deboli.

Nel corso della realizzazione di questa nuova nostra edizione speciale dedicata a Cuore Amico abbiamo avuto occasione di incontrare esponenti del Comitato tecnico e scientifico ed i garanti dell’Associazione.
Ne è emerso un dato comune: la forte, palpabile umanità di tutti coloro che si prodigano per questa manifestazione. È la solidarietà a trovarci pronti o a cambiarci?
Più volte mi sono chiesto: la solidarietà, in verità cos’è?
Qual è il suo vero significato? Oggi, grazie a Cuore Amico, conosco la risposta e insieme a me tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere quegli obiettivi che da soli nessuno avrebbe potuto nemmeno sfiorare.
La solidarietà non è solo un vincolo, un dovere, ma è anche e soprattutto un bisogno, bisogno che accomuna tutti noi: non è solo aiutare in termini economici e materiali, ma è condividere sentimenti, difficoltà, dolori, significa ascoltare, donare una parte di noi agli altri, in poche parole significa amare.
Nel caso di Cuore Amico, poi, è tanto più semplice perché sono i “nostri” bambini a chiederci aiuto, le famiglie della nostra terra, sono i nostri concittadini i destinatari del nostro gesto d’amore.
In questi anni il fervore è stato notevole, tanto che si è assistito ad un crescendo di eventi piccoli e grandi, iniziative sportive, spettacoli teatrali e musicali, mercatini e quant’altro potesse essere messo al servizio della solidarietà per i nostri piccoli amici.
Dai componenti del comitato promotore, ai membri del comitato scientifico, ai nostri garanti dell’Associazione, agli Enti, alle istituzioni che nella quasi totalità hanno dato il loro appoggio e collaborazione, alle associazioni che operano nel volontariato, nel sociale e nella solidarietà, alle scuole, ai gruppi sportivi, agli ordini professionali, ad un gran numero di salentini.
C’è chi dice che la vera solidarietà è quella fatta in silenzio, con discrezione, perché si pensa che sia quella più sentita, più sincera, più autentica.
Abbiamo dimostrato chiaramente che non è così: la solidarietà va recuperata e valorizzata nel suo vero e profondo significato.
Dobbiamo essere attivi, smuovere le coscienze di chi resta indifferente, dobbiamo lanciare un messaggio forte.
Dobbiamo avvertire l’esigenza di uscire allo scoperto per recuperare il piacere e la gioia di vivere nello spirito della solidarietà umana, per i bambini che soffrono, per le loro famiglie, per il nostro Salento, per noi stessi.

Una delle più apprezzabili caratteristiche di Cuore Amico è il risultato non solo economico ma soprattutto umano. Quanta fatica e quante problematiche si celano dietro questo successo?
Nessuna fatica e nessuna problematica: il successo di queste cinque edizioni è dovuto esclusivamente al buon senso e all’umanità di tanti di noi che hanno creduto in questa iniziativa. Non ci si stanca mai di far del bene. Abbiamo permesso a tante famiglie di trovare nuove forze, nuovi amici, abbiamo donato amore a tanti bambini attraverso il nostro calore, la nostra vicinanza; abbiamo permesso alle loro mamme di avere una nuova speranza.
Tanti di loro ora non sono più soli, hanno trovato una nuova casa,un importante punto di riferimento.
A ripagarci di ogni fatica ci sono i loro sorrisi, i loro sguardi, le loro parole…

Poter aiutare tanti bambini portatori di handicap e le loro famiglie come ha segnato la sua personalità, il suo modo di guardare il mondo?
Non ci sono parole che possano descrivere in maniera chiara i sentimenti e le emozioni che ho provato in questi anni grazie a Cuore Amico. Sono padre di quattro figli e conoscere questi bambini, avvicinarmi a loro, toccare con mano la loro sofferenza e comprendere il loro dramma quotidiano, è stata un’esperienza che mi ha reso più forte, mi ha migliorato, mi ha arricchito molto interiormente.
Ho riscontrato negli occhi, nelle parole, nei sorrisi di questi bambini e delle loro famiglie un coraggio e una determinazione che non pensavo fosse possibile avere situazioni così difficili.
Momenti carichi di suggestione e di coinvolgimento, un’emozione irrinunciabile se hai l’opportunità di provarla, indimenticabile per tutta la vita.
Ogni anno, tutti noi, cresciamo e diventiamo più forti grazie a loro…

C’è qualcosa che si rimprovera o che rimprovera ad altri? Da più parti si è sollevata la critica alla poca sensibilità delle istituzioni.
L’altruismo è come il coraggio: chi non ce l’ha non se lo può dare, tranne che non ci sia chi, con esempi evidenti e concreti, non lo ricordi.
È chiaro che sono tanti i bambini in difficoltà e di certo il nostro aiuto non è sufficiente, ma toccare con mano l’obiettivo quanto mai ambizioso raggiunto in questa quinta edizione di Cuore Amico mi ha fatto sentire orgoglioso di essere talentino, di far parte di un Salento impregnato di solidarietà.
Abbiamo dimostrato di sentire forte il messaggio lanciato da Cuore Amico in questi anni. Una forza inspiegabile ed incalzante che ha spinto tanti di noi a voler rendere partecipi della propria fortuna chi non ne ha, siamo riusciti a risvegliare gli animi assopiti, a combattere l’indifferenza e la diffidenza.
La mobilitazione è stata generale e il grazie più sentito va a tutti coloro che hanno permesso questo meraviglioso “miracolo”.
È chiaro che si può fare sempre di più e che i risultati raggiunti sono solo il punto di partenza di un cammino che non si ferma mai, e che ci vede tutti protagonisti.
I nostri obiettivi saranno sempre più impegnativi, non abbiamo paura di osare: siamo certi che il Salento è con noi.

Nel futuro di Cuore Amico si prospetta un “Grande Salento”. È una ambizione che può rischiare di divenire troppo dispersiva? Vi sentite pronti?
Questo è un progetto che si muove nella logica di un nuovo protagonismo del Salento e della Puglia nel Mediterraneo, alla scoperta di una rinnovata centralità.
Senza dubbio l’aspetto rilevante e l’importanza di contribuire, ciascuno nel proprio e per quel che può, per costruire insieme questo percorso.
Il Gruppo Mixer Media è già al lavoro per far si che questo progetto diventi una realtà.
È una rinascita che ci vede tutti protagonisti, che ci invita a riscoprire una nuova identità comune, un nuovo ed allargato “senso di appartenenza”, un’occasione per conoscerci meglio e per farci conoscere.
Non ritengo che questa sia un’ambizione troppo dispersiva: ci stiamo adoperando per sentirci pronti ad entrare a farne parte, e, perché no, di pensare ad un “Cuore Amico” più grande, più forte, con obiettivi sempre più impegnativi.
Non c’è nessun limite, nessun vincolo: più si è a far bene, meglio è…

di Elio Ricchiuto

1 marzo 2005