La televisione locale strumento positivo di sviluppo per tutti

26 Novembre 2005 La televisione locale strumento positivo di sviluppo per tutti

È vero… se la meravigliosa “scatola magica” non è usata adeguatamente e in maniera equilibrata può avere effetti negativi verso i suoi fruitori…
L’eccesso di consumo televisivo di certo non è positivo, ma questa non è una novità: l’eccesso non è mai positivo…

Da quanto letto diversi studiosi hanno documentato scientificamente che la televisione può atrofizzare la mente dei suoi telespettatori, alienare e manipolare gli individui, imbrigliare la creatività e l’originalità di ognuno e in particolare può ridurre la capacità di discernimento soprattutto nella delicata fase di crescita.

Inserendomi in questa “communication research” posso, però, evidenziare che tanti altri studiosi hanno invece sostenuto che la televisione è lo strumento per eccellenza attraverso cui gli individui sono posti in ogni momento a confronto con la propria realtà e il pubblico non è un gruppo di individui anonimi, assemblaggio di vittime passive dei mass media, ma sono loro stessi artefici della propria esperienza.
I telespettatori attraverso la televisione partecipano attivamente alla vita pubblica, sensibilizzandosi nei confronti del mondo.

A tal proposito basti pensare all’evento del digitale terrestre grazie al quale il telespettatore avrà un rapporto sempre più diretto ed immediato con la comunicazione televisiva rivestendo in maniera dinamica ed attiva il suo ruolo di “cliente cittadino”.
Standardizzazione, stereotipia, capacità manipolatoria… Senza dubbio la “produzione di cultura”, e dunque la funzione svolta oggi anche dalla televisione, è una dinamica complessa.
Alla base di tutto vi è il modo in cui si vuole usare questo strumento e dunque si vuole creare, commercializzare, distribuire e promuovere i propri contenuti.

In qualità di Presidente del Gruppo Mixer Media e come padre di quattro figli, sento forte ogni giorno la responsabilità sociale che gli strumenti di comunicazione, e la televisione in particolare, ha nei confronti dei propri fruitori.
A mio avviso la realtà “televisione locale” può fornire un valido esempio di come, se usato bene, questo strumento può apportare un valido contributo per la crescita sociale e culturale del proprio territorio.
In particolare Tele Rama, con il suo ricco palinsesto, rappresenta un esempio di televisione locale che quotidianamente investe energie, capacità e professionalità nella forza della comunicazione al servizio della sua terra, assicurando il più possibile pluralismo, imparzialità, equidistanza ed equilibrio.

Basti pensare alle nostre iniziative di marketing territoriale come “Salento d’Amare” che, promovendo le nostre peculiarità culturali, fa circolare ovunque la nostra salentinità creando una infrastruttura immateriale attraverso cui la provincia si confronta al suo interno e si apre al dialogo con altri paesi europei e del Mediterraneo attraverso il canale satellitare; “In Famiglia” che entra ogni giorno nelle nostre case e soprattutto nel cuore della gente dando consigli pratici e offrendo momenti di confronto.
Pensiamo anche alla grande iniziativa di solidarietà “Cuore Amico” che, sensibilizzando il telespettatore salentino, lo porta ad avere maggiore coscienza e conoscenza del valore della propria cultura di appartenenza.

Altro valido esempio di televisione interattiva al servizio del suo fruitore è RTS, che ogni giorno permette al cittadino in piena libertà di rapportarsi con amministratori, politici ed esperti di ogni settore, sollevando dibattiti e confronti continui, accrescendo così lo spirito di protagonismo del telespettatore, salvaguardando uno dei fondamentali diritti di un cittadino ossia la partecipazione diretta alla vita pubblica, contribuendo fortemente alla sua crescita sociale.
La meravigliosa “scatola magica” quindi può e deve essere un positivo strumento di comunicazione: importante è saper cogliere l’importanza del suo ruolo e investire le nostre energie con convinzione per far si che i suoi fruitori ne traggano beneficio. Siamo noi, telespettatori, ad usarla e siamo noi a decidere gli effetti che può sortire…

(pubblicato su l’Ora del Salento)

di Paolo Pagliaro

Lecce, 26 novembre 2005