Cuore Amico: il cuore grande della nostra terra

21 Gennaio 2006 Cuore Amico: il cuore grande della nostra terra

 

La forte caratterizzazione di “ salentinità” e il radicamento sul territorio hanno ispirato sin dall’inizio il progetto di solidarietà Cuore Amico. I risultati raggiunti confermano l’efficienza e la forza di questa solida macchina organizzativa che in queste cinque edizioni è riuscita ad offrire un aiuto prezioso a ben 250 bambini salentini, con una raccolta complessiva di € 1.629.784,61.

Cuore Amico ha voluto rappresentare per tutti i salentini un forte segno di condivisione sociale, messo in pratica dalla generosità di tutto il Salento, che ha dimostrato pienamente di condividere e di sostenere questo grande sogno, che ora è finalmente una realtà.
Salentino è il progetto, salentini sono i tanti che hanno concretizzato questa iniziativa, salentini sono i bambini e le famiglie destinatarie.
Alla base, la consapevolezza che la ricerca della solidarietà deve trasformarsi, per tutti, in uno sforzo volenteroso, per far accrescere in ognuno di noi il senso di responsabilità, l’impegno a garantire spazi sempre più ampi di disponibilità e di dedizione verso chi soffre, chi è nato meno fortunato, infondendo una nuova speranza.

Cuore Amico è stata una gran bella sfida: si chiama fiducia nel prossimo, coscienza di non essere soli ma di essere parte di una società attiva.
Una iniziativa eccezionale, che fa della trasparenza e della concretezza i suoi punti forza: la limpida e corretta gestione dell’organizzazione ha trovato consenzienti anche i dubbiosi, che hanno apprezzato lo stile e la linearità con cui sono state raccolte tutte le somme.
Dai componenti del comitato promotore, ai membri del comitato scientifico, ai garanti dell’Associazione, alle scuole, alle istituzioni che nella quasi totalità hanno dato il loro appoggio e collaborazione, alle associazioni che operano nel volontariato, nel sociale e nella solidarietà, ai gruppi sportivi, agli ordini professionali, ad un gran numero di salentini: il dare – poco o tanto non importa- diventa un dovere inalienabile, un’ occasione irrinunciabile.

Forte e deciso l’impegno a valorizzare i gesti autentici di solidarietà, non per il semplice gusto di pubblicizzarli più di quanto non debba essere fatto, ma perché è evidente ormai che in una società come la nostra non ci si può sottrarre ai bisogni della comunicazione: le radio e le televisioni sono gli strumenti privilegiati attraverso cui dar voce e porre all’attenzione di tutti, nessuno escluso, i disagi e le difficoltà di tante persone che soffrono, riuscendo a veicolare infinite informazioni e ad incentivare dialogo, partecipazione, circolazione di idee.
Grazie all’informazione e alla comunicazione tante famiglie non si sentono più sole, emarginate, tanti bambini non hanno più paura di mostrarsi per quello che sono.

Sì a guardare meglio la realtà che ci circonda, sì a scoprire che c’è chi affronta sofferenza e malattia da soli, sì a rendere felice un bambino, sì ad utilizzare l’informazione e la comunicazione per spiegare anche le ragioni dei deboli, dimostrando a tutti quanto sia forte ed importante il contributo che possono offrire. I tanti riscontri ricevuti e le numerose attestazioni personali dei salentini nei confronti di questo progetto hanno confermato la maturità sociale e comunitaria della realtà salentina, contro ogni luogo comune negativo sulla capacità di partecipazione sociale. E’ stato davvero emozionante scoprire con quanta serenità, dignità e maturità le famiglie destinatarie degli aiuti hanno presentato i loro problemi e hanno deciso di socializzare le loro sofferenze. Si è creato un rapporto diretto fra donante e destinatario, che è diventata la forza di questo progetto.

Il Salento ha dimostrato di essere una società ancora capace di farsi carico della sofferenza e del dolore, perché ancora in grado di generare al suo interno un’etica della benevolenza e della dedizione all’altro, una vera e propria “comunità solidale”, fondata su rapporti di interazione e comunicazione, di scambi ed aiuti reciproci. Grazie a questi bambini, toccando con mano le loro difficoltà e comprendendo il loro dramma quotidiano, ci si arrichisce interiormente, si cresce e si diventa più forti. Il loro coraggio, la loro determinazione, i loro occhi puliti, i loro sorrisi sinceri: questo è il grande miracolo di Cuore Amico, questo è il grande sogno che tutti i salentini sono riusciti a trasformare in realtà. La solidarietà, la sua magia e il suo autentico significato, si può scoprire veramente soltanto vivendola direttamente, in prima persona. E’ una parola che molto spesso è sulla bocca di molte, forse anche troppe persone, ma della quale raramente si comprende il significato concreto.

Cuore Amico ha raggiunto questi grandi risultati con un unico scopo e per un unico fine: quei bambini dovevano avere anche loro una fetta di felicità. E così è stato, con una emozione che a parole non si può raccontare, si deve solo vivere. Un’emozione che continua ogni giorno, nelle parole dei genitori e nei sorrisi dei bimbi che Cuore Amico ha già aiutato, che per la prima volta sono riusciti a vedere il mare, hanno viaggiato insieme alla propria famiglia, hanno potuto godere di una maggiore libertà e comodità.
E’ questa la forza di Cuore Amico, una complessa macchina organizzativa che lavora per tutto l’anno, nel piacere di dare, per vedere quei sorrisi sui volti di tanti altri bimbi.

(pubblicato su Espresso Sud)

di Paolo Pagliaro

Lecce, 21 gennaio 2006