I protagonisti dell’emittenza locale

1 Maggio 2006 I protagonisti dell’emittenza locale

Tratta dal libro Millecanali WHO’S WHO, I protagonisti dell’emittenza locale
Supplemento a Millecanali n.356, Editoriale Quasar

Carta d’identità
Nome                                               Paolo
Cognome                                         Pagliaro
Emittente                                         Telerama
Età                                                   46 anni
Stato civile                                       sposato
Figli                                                  4
Anno di inizio dell’attività televisiva: maggio 1989
Ruolo attuale nell’emittente:            azionista di riferimento, presidente
Punto di forza della sua tv:            qualità e varietà del palinsesto, “mission” al servizio del                                                                                                                    territorio

Frase celebre:                                 “Oggi meglio di ieri, domani meglio di oggi …”

Caratteristiche dell’emittente
Telerama, presente sul territorio salentino da quindici anni, è in continua evoluzione. Creatività e innovazione ispirano la filosofia aziendale. Da sempre è caratterizzata dalla forte autoproduzione dei programmi presenti in palinsesto, per i quali ha ricevuto il “Premio Millecanali” nella categoria “Programmazione complessiva”. Cronaca, cultura, sport, mondo del lavoro e spettacolo sono i protagonisti di una vasta ed eterogenea gamma di produzioni.
Telerama non rappresenta solo lo specchio della società salentina, ma ha reso possibile lo scambio, la crecita, l’interazione, determinando un vero e proprio modello di sviluppo. La sua “mission” è creare all’interno di un territorio ricco di potenzialità inespresse una rete di collegamento per incentivare lo sviluppo, sostenere il confronto, uscire dall’isolamento culturale.

UN’IMPRESA CULTURALE PER IL SALENTO

L’emittente salentina Telerama rappresenta per la provincia di Lecce un’infrastruttura immateriale, un’”impresa culturale” al servizio della sua zona di diffusione.
La “mission” di Telerama è infatti quella di rendere l’identità culturale salentina la principale prerogativa per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del territorio.
In proposito abbiamo ascoltato il presidente dell’emittente in questione, Paolo Pagliaro.

Com’è cominciata la sua attività nel settore televisivo?
E’ nata sulla base della mia predisposizione al lavoro, con in più intuizione e determinazione e soprattutto l’amore viscerale per la mia terra, che mi appartiene da sempre.
Puntando solo sulle mie forze, sono riuscito a trasformare i valori in cui credevo in professione. Prima la Radio, spinto dalla forte passione per la musica, poi la Tv. Ritenevo che ci fosse un vuoto da colmare nella nostra città.

Che ricordo ha dei primi anni di attività?
Abbiamo messo su l’attività con pochissime risorse e pian piano abbiamo lavorato per inseririci nel settore dell’editoria vera e propria.

Poi com’è proseguita la sua storia nel mondo televisivo?
Non è stato facile imporre un posizionamento editoriale equidistante dalle varie centrali di potere, per lo più politico, ma devo dire che i risultati mi hanno dato ragione.

La tv la appassiona sempre?
Sì e non potrebbe essere altrimenti. E’ lo strumento per eccellenza attraverso cui gli individui partecipano alla vita pubblica e si sensibilizzano nei confronti del mondo.

Che cos’è la tv locale per lei, in estrema sintesi?
Un valido esempio di come, se usato bene, lo strumento televisivo possa portare un contributo per la crescita sociale, culturale ed economica del territorio. Può diventare lo strumento privilegiato al servizio della propria città e dei propri cittadini. Del resto è la nostra “mission” …

Qual è il ruolo dell’emittente da lei rappresentata nella sua area di diffusione?
Ogni giorno investiamo nella comunicazione al servizio del territorio, assicurando pluralismo, imparzialità ed equilibrio.
Creatività e innovazione ispirano la nostra filosofia aziendale. Abbiamo creatouna formula capace di “risvegliare il pubblico” e di far sentire forte l’orgoglio di quello che la nostra terra ci offre, per certificare e valorizzare la nostra identità.
Ci consideriamo una vera e propria “impresa culturale” al servizio del Salento.

Su che tipo di programmi ha puntato nel corso degli anni e qual è il suo palinsesto?
Il modello è quello di una tv non “omologata”. Cronaca, cultura, politica, sport, lavoro e spettacolo sono i protagonisti del palinsesto. A differenza delle atre tv, che puntano a garantirsi facili introiti (televendite, telenovelas sudamericane, film anni 70, donnine la notte), noi premiamo le autoproduzioni di qualità, creando così una “family tv” con momenti di intrattenimento.
Molte sono le autoproduzioni, come “Salento d’Amare”, che promuove la cultura salentina, e “In famiglia” un contenitore con una grande varietà di argomenti.

Qual è la sua opinione sull’attuale situazione del mercato televisivo, in riferimento alle tv locali?
In termini di risorse c’è un forte sbilanciamento a favore delle emittenti nazionali.

Quali sono a suo giudizio i problemi maggiori delle tv locali e che cosa si può fare per migliorare la situazione?
Il nodo cruciale è il reperimento delle risorse. Auspico una regolamentazione autonoma rispetto ai network nazionali, per avere risorse in misura significativa. Ma auspico anche provvedimenti che favoriscano, sul piano fiscale, gli investimenti pubblicitari del Pmi sui mezzi di comunicazione di massa. In questo modo si raggiungerebbe un duplice obiettivo: favorire l’emittenza locale e stimolare una maggiore sensibilità delle Pmi verso le pianificazioni pubblicitarie, con positivi effetti sul rilancio dei consumi e dell’intera economia nazionale. Bisogna incrementare gli stanziamenti previsti nelle misure di sostegno anche e soprattutto in considerazione del prossimo passaggio al digitale.

Come sono i rapporti con i concorrenti?
Non mi preoccupo; non li temo, ma li rispetto.

La prospettiva digitale: come la vede per le tv .locali?
Noi stiamo già trasmettendo in DTT nelle ore notturne, per rispettare una normativa adottata a mio avviso in maniera troppo affrettata. Non voglio trascurare i nuovi e molteplici orizzonti che il digitale può offrire in termini di servizi e contenuti interattivi, ma per un cambiamento di questa portata bisognava prevedere dei tempi più graduali e prospettive di sviluppo a più lunga scadenza.

Direttore: Corrado Mannella

Milano, 1 maggio 2006