La parola d’ordine è collegamento

19 Ottobre 2007 La parola d’ordine è collegamento

citta_magazine

Una battaglia ad ampio raggio che tocca punti cruciali per il collegamento strutturale ed infrastrutturale del grande Salento. Si presenta così, prendendo spunto da quella precedente, la terza battaglia di TeleRama lanciata per il potenziamento e la riqualificazione delle reti logistiche del territorio.
Da questo grande obiettivo si scende nello specifico, analizzando ogni singolo elemento che potrebbe contribuire alla crescita del Salento: a partire dall’aeroporto civile di Brindisi ( protagonista della seconda battaglia ) e quello cargo di Grottaglie, per passare attraverso la rete ferroviaria, i porti, fino ad arrivare all’ammodernamento e al completamento dell’itinerario bradanico – salentino e al miglioramento delle ferrovie Sud – Est.
Solo così il Salento potrà rivendicare il suo ruolo di piattaforma logistica del Mediterraneo a servizio dei mercati asiatici, rappresentando un vero e proprio ponte tra i popoli non solo a livello culturale.
Attraverso questi buoni propositi TeleRama ha dichiarato sin dall’inizio di questa campagna mediatica la volontà di un rilancio del territorio, ma nelle ultime settimane si ha come la sensazione che la battaglia vada condotta per la sopravvivenza stessa di un Salento messo letteralmente nel dimenticatoio su più fronti.
Dire che la Puglia finisce a Bari, non è più un luogo comune, un modo di dire: il baricentrismo è visibile negli aventi riportati dalla cronaca e traspare più che mai da questo “ottobre nero” dei trasporti che rimarrà purtroppo nella storia.
Dopo la soppressione da parte della compagnia Myair del Brindisi – Milano Malpensa, infatti, l’11 Ottobre è stato annullato anche il Brindisi – Norimberga, un volo cruciale per i suoi scali in Germania con una cadenza di due volte l’anno. (Maggio e Ottobre)
Ma non sono solo i cieli a tremare.
Ad infierire sul Salento sono anche le Ferrovie dello Stato: nessuno si spiega infatti quale logica abbia spinto Trenitalia a sopprimere, ad esempio , il Lecce – Roma delle 17 (e Roma – Lecce delle 7:38), il Lecce – Bolzano, e a frammentare il Lecce – Milano.
Per raggiungere il capoluogo lombardo (complicatissimo già per aria) un salentino deve partire in carrozza da Lecce, scendere a Bari ( dopo alcune fermate intermedie) e prendere un altro treno diretto a Milano, impiegando così un’ora più del solito, senza tener conto dei rinomati ritardi e del carico di valigie che si porta appresso.
Questo dal 9 dicembre comporterà disagi per tutti ed in particolare per i disabili, già costretti a fare i conti con barriere architettoniche di vario genere.
Lo spauracchio dell’isolamento ha sollevato cori di dissenso dal mondo politico e sindacale: è emersa infatti la volontà trasversale di difendere il territorio da esponenti del centrodestra e dal centro sinistra.
Così la senatrice Manieri ha invocato un incontro fra i presidenti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto e i deputati salentini.
Dall’altro fronte, il coordinatore regionale di Forza Italia Raffaele Fitto ha inviato i suoi colleghi a togliere le casacche dei rispettivi partiti per combattere uniti contro l’isolamento del territorio ( sono numerosi, tra l’altro, i politici che hanno sostenuto la terza battaglia di TeleRama sin dalla sua nascita: Paolo Perrone, Alberto Maritati, Giovanni Pellegrino, Maria Rosaria Ranieri, Loredana Capone, Adriana Poli Bortone, Silvio Astore).
Dal versante sindacale è la Filt Cigl Lecce a far sentire la propria voce con un appello ai sindaci, ai presidenti Pellegrino e Vendola e ai parlamentari nostrani affinché si rimbocchino le maniche per mettere fine alla penalizzazione del Salento.
E sono gli stessi cittadini a rivolgersi ai politici sul sito di trnews sollecitandoli a un intervento. Stefano da Londra scrive: “ Il Salento è in preda all’angoscia dei carrozzoni pubblici Alitalia e Trenitalia. Con gli aerei non si vola da Brindisi e con i treni non si va da nessuna parte.
E gli amministratori regionali che in questi tempi recenti hanno (parte) difeso a spada tratta l’operato di Aeroporti di Puglia?
Bandi su bandi, soldi pubblici dati agli amici degli amici. Il risultato…Brindisi declassato ad aeroporto africano nonostante i milioni di soldi pubblici spesi per ammodernarlo.
Mentre città più piccole come Treviso, Forlì e Pisa privatizzano gli aeroporti, in Puglia si vuole statalizzare persino il piano dei voli.
Il risultato…tutti a terra. Ed il “Salento d’Amare…Salento da isolare….alla faccia del turismo”. Collegamenti reali e collegamenti virtuali: TeleRama per sconfiggere l’isolamento si batte anche per la copertura della rete ADSL sull’intero territorio per la diffusione della tecnologia Wi-Fi. Comuni come Castrignano dei Greci, infatti sono tutt’ora fortemente penalizzati dall’assenza di Internet ad alta velocità e gli abitanti di questi centri continuano a sentirsi cittadini di serie B. E cittadini di serie B si sentono tutti i salentini tagliati fuori in questo momento dal resto della Puglia e dell’Italia…

di Maria Pia Mazzotta