L’ottava battaglia di Telerama La battaglia per il piccolo commercio Piccolo commercio e grandi centri commerciali

1 Novembre 2007 L’ottava battaglia di Telerama La battaglia per il piccolo commercio Piccolo commercio e grandi centri commerciali

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Ricoprono migliaia e migliaia di metri quadrati di superficie. Spesso e volentieri sorgono nelle periferie dei centri urbani. Tra le loro mura sembra avere il mondo a portata di mano ed è proprio questo uno dei motivi del loro successo. I “giganti” in questione sono i grandi centri commerciali che hanno invaso negli ultimi anni il Salento, favoriti dalla folle corsa di multinazionali estere e cooperative del Nord Italia.
La loro presenza costituisce un serio ostacolo per le piccole realtà imprenditoriali del nostro territorio, costellato da negozi e botteghe che per anni hanno potuto svolgere la loro attività in un clima di concorrenza ad armi pari. Ma oggi qualcosa è cambiato e così schiere di piccoli commercianti sono costretti a fare i conti con IperCoop, Carrefour e affini.
L’ottava battaglia di TeleRama nasce proprio con l’obiettivo di sostenere e incoraggiare il piccolo commercio in questa dura lotta alla sopravvivenza. Sopravvivenza, ma anche sviluppo della produzione e quindi dell’economia locale che passa attraverso il riconoscimento e la tutela dell’identità imprenditoriale nostrana, distante anni luce dalla logica dei centri commerciali.
Si pensi ad esempio al settore agricolo: la peculiarità e soprattutto la genuinità dei prodotti della nostra terra, (così come la difesa dell’ambiente strettamente collegata a questo aspetto) possono essere mantenute solo attraverso la figura del piccolo imprenditore che coltiva il campo con le sue stesse mani.
La battaglia difende quindi a denti stretti l’identità dei prodotti, ma anche lo stesso sistema di vendita tipico delle piccole attività commerciali. Un sistema che favorisce le relazioni interpersonali, sbiadite negli ultimi tempi dagli acquisti tra gli scaffali degli ipermercati.
Il copione, da una decina d’anni circa, è purtroppo sempre lo stesso: intere famiglie prendono d’assalto i centri moderni della grande distribuzione, muniti di ogni diavoleria tecnologica e non, per trascorrere diverse ore della giornata tra acquisti e pranzi al fast food. Così quelli che un tempo erano luoghi di passaggio, sono diventati punti di incontro, di impiego del tempo libero con tutte le conseguenze che ne derivano dal punto di vista economico e sociologico.
Questo avviene quotidianamente ma con un’enfasi ancor più spiccata nei periodi festivi, vedi l’imminente periodo natalizio che comporta ingorghi di gente tra le “vie” dei supermercati mentre alla stessa ora molti piccoli commercianti di paese si ritrovano a braccia conserte sull’uscio del loro negozio.
E così i grandi si “ingrassano” a danno dei piccoli creando non pochi problemi all’economia salentina. TeleRama dal sei febbraio è impegnata a bloccare la nascita di nuovi centri commerciali, delle multinazionali, a far sì che nei centri commerciali già esistenti vengano disposti appositi scaffali destinati alla vendita dei prodotti locali salentini.
In questa battaglia, è come sempre sostenuta da cittadini comuni che con le loro sottoscrizioni rendono possibile il raggiungimento dei diversi obiettivi.
Luigi Di Cristo da Monza scrive sul sito www.trnews.it: “Il piccolo commercio oltre ad essere fondamentale per l’economia locale, funge da fattore socializzante delle comunità del nostro territorio. Ne rappresenta l’anima e purtroppo la grande distribuzione porterebbe la fine di tutto questo. Vivendo in provincia di Milano conosco queste dinamiche: non si tratta di destra o sinistra ma di fare una distinzione tra chi ama la propria terra ed è stanco di vederla distruggere e chi pensa solo agli affari spietati, a una terra omologata alla legge del più grande e del più forte.
Vincenzo Magliocchini, commerciante di Monteroni è sceso in campo per difendere la sua categoria e racconta: “Da tre anni ho costituito un’associazione di commercianti. Mi batto per il rispetto delle regole dettate dalla legge regionale n. 11 del 1/08/2003 “Nuova disciplina del commercio”.
La legge, lo ricordiamo, ha tra i principi fondamentali quello della “promozione dell’equilibrio e non solo del pluralismo tra le diverse tipologie delle strutture distributive e forme di vendita, con la contestuale valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese”. E a far sentire la propria voce non è solo la gente comune, ma anche la politica, il mondo delle istituzioni, locali che sin da subito hanno dimostrato il sostegno a questa importante causa socio-economica che può contribuire alla costruzione, mattone dopo mattone, del Grande Salento.

di Maria Pia Mazzotta