Il Nuovo Progetto Editoriale di “Mixer Media”:Telerama e RTS insieme, in digitale terrestre, al servizio dei cittadini

5 Novembre 2007 Il Nuovo Progetto Editoriale di “Mixer Media”:Telerama e RTS insieme, in digitale terrestre, al servizio dei cittadini

Attiva in Italia da un paio d’anni, la tv digitale terrestre è l’ultimo sviluppo tecnologico in ambito di ricezione e trasmissione dei programmi televisivi, e rappresenta la logica e naturale evoluzione dell’attuale sistema analogico.
Provo a semplificare la promessa del digitale terrestre: una qualità superiore rispetto a quella odierna, interattività, maggiore resistenza a disturbi e interferenze, audio multicanale come quello del DVD, pay – per – view senza la necessità della parabola, contenuti esclusivi, e molto altro ancora…
Al di là delle considerazioni personali in merito a benefici e svantaggi del digitale terrestre, aggiornarsi è indispensabile. E’ infatti previsto da tempo, nonostante la data sia stata continuamente prorogata, lo “spegnimento” di tutti i ripetitori analogici italiani: per ora il limite imposto è nel 2012 nella maggior parte d’Italia e d’Europa.
Ebbene, Mixer Media è pronta a fare il grande salto, ad anticipare il momento dello “switch off”, a spegnere i vecchi impianti tv analogici per passare alle trasmissioni tv in digitale.
Contro i cultori del “non fare per non sbagliare”, ci poniamo come temerari “trasvolatori” convinti di riuscire a sperimentare con successo il nuovo strumento di comunicazione, nel segno dell’innovazione tecnologica e del progresso, ma anche della cultura e del rispetto delle nostre tradizioni.
La cultura televisiva locale merita a pieno titolo di essere sede di sperimentazione e fucina di nuove realizzazioni, e Mixer Media, gruppo che può contare su ben due televisioni, risulta il più adatto ad anticipare questa tendenza.
Il nostro gruppo, infatti, già prima delle tante WebTV, ha voluto lo streaming televisivo, sia di RTS che di Telerama, dando l’opportunità ai tanti navigatori della rete di seguire, in diretta, i palinsesti delle nostre emittenti sui siti www.rtstv.it e www.trnews.it.
Anche alcuni anni fa molti si dimostrarono scettici, ma oggi siamo, e continueremo ad essere, i “continuatori” della televisione in internet. Da sempre consideriamo il medium televisivo non solo come strumento di comunicazione, ma anche di supporto e informazione alla gente, di compagnia quotidiana, di sostegno morale ai più bisognosi, di integrazione culturale, ed è per questo che ci siamo organizzati per diventare il “gateway” tecnologico contro il “digital devide”, la porta d’ingresso verso la sperimentazione proficua di questa nuova tecnologia.
Partirà il prossimo 5 Novembre il pionieristico progetto editoriale di Mixer Media: le trasmissioni di RTS verranno diffuse in tecnologia digitale, e grazie ai nuovi canali disponibili, anche l’intera programmazione di Telerama.
Noi ci crediamo: la tv digitale terrestre consentirà maggiore informazione e permetterà allo stesso tempo di personalizzare i palinsesti dei programmi televisivi da vedere, di prenotare con il telecomando la visita sanitaria specialistica, di controllare a distanza le condizioni di salute, di fare la spesa, di pagare il bollo auto, di richiedere certificati, di iscriversi ai corsi universitari, di “parlare” con le istituzioni…
Non ci limiteremo a riportare RTS dall’analogico al digitale, ma ci impegneremo a rinnovare i palinsesti delle due televisioni, rafforzando la collaborazione con le istituzioni locali, dando vita ad alcuni innovativi spazi di pubblica utilità, i cosiddetti servizi di e–governament, predisponendo un programma di interventi a favore dei cittadini.
Il digitale terrestre, infatti, rappresenta un grande mezzo per consentire alla Pubblica Amministrazione di entrare direttamente nelle case, in modo più immediato e più agevole della rete internet. Ogni amministrazione locale può diventare, potenzialmente, il baricentro di una attività di produzione di servizi e contenuti, informando i cittadini e fornendo strumenti di ausilio alla risoluzione di problemi sociali, dalla telemedicina al fisco, alla posta, d altri ancorai…
Inoltre, in linea con il progetto editoriale di Telerama inaugurato lo scorso 5 Febbraio, che fa dell’innovazione tecnologica, interattività e multimedialità il suo centro nevralgico, e per garantire ai fedeli telespettatori di RTS ancora privi di decoder la possibilità di continuare a seguirla, abbiamo deciso di inserire all’interno della quotidiana programmazione di Telerama, in analogico, i “momenti di eccellenza” del palinsesto di RTS, che l ’hanno resa un punto di riferimento per tutti i cittadini, e che meglio integrano e completano il modello informativo promosso da Telerama: “Talk show” e “Ufficio Reclami”, condotti dal direttore di RTS, Giuseppe D. Vernaleone e dalla giornalista Katia Buttazzo.
In realtà passeremo da due televisioni a ben cinque televisioni a nostra disposizione: una televisione in analogico, Telerama, e quattro televisioni in digitale terrestre, che sono RTS, anche Telerama, e le due novità che saranno TRSport che proporrà tutto lo sport salentino, vecchio e nuovo, i programmi, le partite, i gol, i momenti più emozionanti delle squadre salentine delle diverse discipline sportive, e Salento d’Amare, un contenitore di tutte le nostre produzioni che hanno contribuito a fare di Telerama una vera e propria “impresa culturale” al servizio del territorio, attraverso una serie di percorsi mirati alla riscoperta delle nostre tradizioni, della nostra identità.
La mia scelta è un importante salto di qualità al quale le mie televisioni si stanno preparando con grandi sforzi. Non si tratta solo di tecnica.
Il digitale terrestre a mio avviso rappresenta un esempio di innovazione tecnologica che genera un ritorno verso la cittadinanza, che consente un miglioramento della qualità della vita e l’espansione dei cicli economici, ed è per questo che mi sono impegnato a rendere percorribile questa strada e mi sono preoccupato di fissare in maniera certa le tappe per arrivare a questo risultato, anche a costo di “sacrificare”, per usare un eufemismo, una delle mie televisioni: occorre individuare un valido modello di business che possa far decollare la tv digitale terrestre , e io che posso contare due televisioni all’interno del mio gruppo, mi sono sentito in dovere di offrire una guida, non solo per i telespettatori, ma anche per tutti gli imprenditori dei media che si ritroveranno ad affrontare questo “inevitabile” cambiamento.
Il digitale terrestre rompe gli schemi classici fin’ora seguiti dalla televisione.
RTS rappresenta un modello di televisione in cui crediamo molto, ed è per questo che “Talk Show” e “Ufficio Reclami” continueranno a poter essere seguiti anche su Telerama, in analogico, dai nostri telespettatori, e a permettere ogni giorno, in piena libertà, di rapportarsi con amministratori, politici ed esperti di ogni settore, sollevando dibattiti e confronti continui, accrescendo lo spirito di protagonismo del cittadino, salvaguardando uno dei suoi fondamentali diritti, ossia la partecipazione diretta alla vita pubblica, contribuendo fortemente alla sua crescita sociale.
L’eccellente standard qualitativo di Telerama, “infrastruttura immateriale” al servizio del territorio, da noi definita televisione “indies”, attraverso un modello pedagogico di comunicazione crea un humus fertile in cui coltivare i valori della cultura e della conoscenza, da sempre preferisce discostarsi dai modelli di televisione “trash” che dominano invece incontrastati i palinsesti quotidiani e, attraverso un impegno culturale e assiduo, propone contenuti validi e formativi.
Con questo nuovo progetto editoriale Mixer Media ha scelto di vincere la sfida con il progresso e l’innovazione tecnologica senza perdere lo spirito comunitario, sentendo forte la disponibilità etica e la responsabilità sociale che gli strumenti di comunicazione hanno nei confronti dei propri fruitori.
Sono convinto che l’amore per la tradizione accresca l’innovazione: il progresso parte da lontano, il futuro si costruisce dalle fondamenta, e siamo noi a dover tracciare il percorso da seguire, ad imprimere la direzione più idonea all’innovazione, nell’interesse collettivo: “abbiamo voglia di futuro”.

Paolo Pagliaro