Con Rts la parola ai cittadini

8 Novembre 2007 Con Rts la parola ai cittadini

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Intervistiamo Giuseppe Vernaleone (Giornalista, direttore di Rts con un passato politico socialista – craxiano; ideatore e conduttore di programmi innovativi come “Scelta di matita”, Tele Kabul, Teatro Kabul, Scatola nera e L’insolente).

Lunedì parte il nuovo progetto editoriale del gruppo Mixer Media. Quali sono i vantaggi del digitale terrestre?
Grazie al digitale terrestre accresce innanzitutto l’interattività televisiva perché una serie di servizi potranno essere offerti direttamente ai nostri telespettatori.
Noi di Mixer Media siamo stati fra i primi a proporre l’interattività in Italia attraverso le caratterizzanti produzioni televisive di Rts, tra tutte “Talk Sciò” ed “Ufficio Reclami”, meritevoli di aver rotto un’apatia del teleschermo che propinava sempre le stesse trasmissioni, migliori o peggiori su questa o su quell’altra tv.

Qual è quindi il vostro impegno?
Oggi noi ci impegniamo investendo sul nostro segnale per promuovere un sistema , quello digitale che molti hanno in casa ma pochi sino ad ora hanno realmente utilizzato. E così come col nascere di una televisione si rivitalizza un canale, magari prima non seguito, dal 5 novembre sperimenteremo un nuovo modo di fare informazione. Ma non è tutto. Le trasmissioni che hanno determinato prima l’incazzatura della politica e poi il collaborazionismo per la soluzione dei disagi del cittadino, essendo ormai diventate punto di riferimento speciale del Salento, non possono perdere i loro fedeli telespettatori, se non possessori di decoder o di un televisore ad hoc.
Così Talk Sciò ed Ufficio Reclami continueranno ad essere presenti all’interno della scatola nera anche sulle tradizionali frequenza della storica TeleRama oltre a poter essere ascoltate in diretta su Radio Rama.

L’appuntamento è…?
Dal lunedì al giovedì con Talk Sciò ed il venerdì con Ufficio Reclami dalle 13 alle 14.30 che continueranno ad essere punto di riferimento per chi già conosce queste produzioni ma con l’ambientazione di coinvolgere anche i telespettatori di TeleRama e delle province di Brindisi e Taranto.

Lei ha sempre dimostrato un’indole innovativa nei suoi programmi; quanto conta l’innovazione nel funzionamento di un sistema di comunicazione?
Un giornalista dovrebbe essere prima di tutto un “educato irriverente”. Il secondo aspetto importante per chi fa il nostro lavoro è non imbalsamare il cervello, e di evitare quindi di specializzarsi in una routine improduttiva per la crescita del territorio.
I giornalisti non possono essere impiegati. Devono stimolare e avere le capacità di comunicare veicolando in modo anche alternativo una modalità differente dall’attività che svolge quotidianamente.

Visto il suo fervore intellettuale, cosa bolle in pentola? Quali novità devono attendersi da lei i telespettatori?
Oltre a Talk Sciò potrebbe partire una trasmissione, sì stimolante, sì dissacrativa, ma che potrebbe mettere in evidenza l’attualità politica diversamente dal tradizionale canovaccio offerto dalle varie emittenti nazionali e non. Non penserò mai di fare “il porta a porta dei poveri”, semmai far sentire poveri coloro che frequentano il salotto di porta a porta.