Attentato ai ripetitori di Telerama nel giorno dell’esordio a Taranto

11 Marzo 2008 Attentato ai ripetitori di Telerama nel giorno dell’esordio a Taranto

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L’editore Pagliaro: spero di sbagliarmi ma questo è un segnale mafioso

Paolo Pagliaro non lo dice a chiare lettere. Piuttosto, l’editore di Telerama, lo sussurra: “spero di sbagliarmi – dice il numero uno dell’emittente salentina – ma quello che ci è capitato ha il sapore di un segnale mafioso”.
Ignoti, l’altra notte, hanno devastato i ripetitori di Telerama che sono posti nella zona di Trazzonara. Nelle campagne tra Martina Franca e Ceglie Messapica, infatti, c’è un impianto dell’emittente televisiva che alimenta il segnale di trasmissione di Taranto e di Brindisi.
L’emittente salentina, proprio ieri, avrebbe dovuto inaugurare una nuova serie di telegiornali dedicati proprio a Taranto e Brindisi. Paolo Pagliaro, l’editore di Telerama, ieri ha incontrato i giornalisti nella redazione di Taranto. Era rammaricato per quanto accaduto, ma con la grinta di chi sa che ai problemi si risponde con i fatti.
“Sono qui per rassicurare i miei collaboratori, ma anche per dare un segnale di entusiasmo”.
In particolare c’è una circostanza che alimenta i sospetti di Pagliaro “vorrei capire perché, proprio alla vigilia della partenza delle edizioni di Taranto e Brindisi di Trnews – ha detto – sono stati tranciati i cavi e rubati i ponti di trasmissione del canale 9, ovvero il canale che trasmette proprio nelle province che attendevano le nuove edizioni. Non c’è alcun dubbio – ha proseguito Pagliaro – , che si sia trattato di un’azione mirata contro di noi”. Nella zona di Trazzonara, a pochi metri di distanza l’uno dell’altro, ci sono infatti i ripetitori di tutte le televisioni e le radio, nazionali e locali. “Ma, guarda caso, – prosegue l’editore dell’emittente salentina – , è stata presa di mira solo ed esclusivamente la nostra postazione.
A pochi centimetri dalle nostre apparecchiature, infatti, ne sono presenti altre, rimaste intatte. Con una smerigliatrice presumibilmente a batteria – ha detto ancora ricostruendo i fatti – è stata divelta una grata e, una volta all’interno della sede, sono state distrutte le apparecchiature. Questi elementi ci fanno pensare che si sia trattato di un vero e proprio attentato”.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Martina Franca. Gli inquirenti non si sbottonano. Parlano di un furto e di danneggiamenti legati all’ingresso dei ladri nella struttura. Ma ci sono anche altri segnali che lasciano propendere per un gesto intimidatorio.
Tra le tante apparecchiature presenti nella stazione di trasmissione del segnale televisivo, sono state rubate quelle più strategiche, ma anche meno commerciabili, segno che, evidentemente, chi ha agito sapeva dove mettere le mani per fare più danno.
“Telerama ha subito un ennesimo danno, proprio in prossimità dell’inizio di un nuovo percorso – ha detto ancora Paolo Pagliaro in conferenza stampa -. C’è qualcuno che vuole spegnere la luce e confinare Telerama nel buio. Il segnale è scomparso dai teleschermi dei tarantini e dei brindisini proprio nello stesso giorno in cui doveva partire il nuovo progetto editoriale. Diversi, sono stati gli atti intimidatori subiti, così come oggi, e la scelta dei tempi non è stata mai casuale: è stato dato alle fiamme il furgoncino della regia mobile alla vigilia della nostra diretta della Notte della Taranta, si è verificato un atto di sabotaggio che ci ha impedito per una mezz’ora la diretta dell’Otello, ed è stata incendiata un’autovettura di proprietà della società”.
Secondo Pagliaro “si sta cercando, con ogni mezzo, di indebolire e danneggiare il nostro gruppo”.

di Maristella Massari