Il nuovo libro di Paolo Pagliaro

30 Maggio 2009 Il nuovo libro di Paolo Pagliaro

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“Sociologia dell’organizzazione dei Media”

Una formazione di base per i professionisti del campo dell’informazione del futuro. Un percorso formativo, ma anche un’attenta e precisa analisi dell’impianto sociologico dell’organizzazione dei media, con un occhio di riguardo per le nuove tecnologie. E’ questa la struttura dell’ultimo lavoro editoriale del sociologo Paolo Pagliaro, Sociologia dell’organizzazione dei Media, edito da Manni Editore. Questo suo lavoro è il risultato di anni di studi e ricerche nel campo della sociologia e della comunicazione. Per capire bene il percorso intellettuale di Pagliaro, sarebbe utile leggere la lucida analisi del professore Paolo Pellegrino, nell’introduzione del volume, “Da Hermes, dio dell’informazione e della comunicazione, alla Nike di Samotracia, la vittoriosa fanciulla dalle ali possenti -con riferimento alla tradizione classica, spiega Pellegrino- dalla comunicazione come fattore di sviluppo della realtà produttiva di un territorio al digitale terrestre, dall’analogico all’interattività consentita dell’etere. Il tutto all’insegna di un sostanziale ottimismo mediatico, nella convinzione che è possibile vincere la sfida di un’informazione corretta attraverso una comunicazione mediata esteticamente “ . Un libro che contiene le basi per la formazione per le figure professionali operanti attraverso gli strumenti dei media e delle nuove tecnologie, con specifico riferimento al campo dell’informazione. Un percorso didattico organizzato per futuri professionisti che intreccia le basi teoriche con i mezzi di comunicazione classici e quelli multimediali: un progetto che intende sviluppare la capacità di ricerca e di realizzazione di progetti culturali ed educativi. L’autore riesce con semplicità a chiarire concetti e tematiche molto complesse e a rendere l’intero suo lavoro accessibile a chiunque, delineando con precisione i contorni e gli aspetti centrali della sociologia dell’organizzazione dei media. In sostanza, questo volume può essere considerato, appunto, una sorta di manuale per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, ma nonostante la complessità insita in ogni argomento trattato, l’autore riesce a costruire un chiaro quadro della funzione sociale dei media e delle loro dinamiche organizzative; una ricerca che comprende lo studio di varie esperienze sia locali che nazionali e le loro differenze. Il libro può essere suddiviso in tre parti. La prima parte è dedicata proprio ai fondamenti teorici della sociologia dell’organizzazione, analizzando nello specifico i due media “principi” nella storia della comunicazione: radio e televisione. In questa sezione, Pagliaro esamina il linguaggio dei due mezzi di comunicazione in questione, le differenze nelle organizzazioni dei gruppi di lavoro di radio e televisione e gli effetti sociologici, culturali o etici derivanti dalle interazioni tra loro e co la società. L’autore studia anche la funzione sociale dei due strumenti, l’impatto dei loro messaggi sulla società, le loro dinamiche di evoluzione, evidenziando pregi e difetti delle loro azioni e dispensando utili consigli sul loro utilizzo. Il capitolo poi prosegue esaminando l’attività pratica della televisione, il modo in cui organizzano le trasmissioni televisive, con molte distinzioni tra tv nazionale e locale. Infine, un’analisi sulle future prospettive di Mediaste e Mixer Media alla luce della progressiva diffusione del digitale terrestre. Ancora ampio risalto alla televisione nella seconda parte del libro, riguardante l’organizzazione dei media. Pagliaro descrive ruoli e figure professionali operanti nel campo televisivo, con particolare attenzione a quelle dirigenziali, quali l’editore, il direttore generale, l’amministratore delegato, il direttore editoriale, il direttore commerciale e l’agente di vendita di spazi pubblicitari. La discussione poi prosegue affrontando il modo in cui il sistema televisivo, nel suo complesso, si organizza quotidianamente; in questo modo, gli studenti soprattutto, ma non solo, hanno la possibilità di entrare per la prima volta in contatto con un sistema interdisciplinare e con una conseguente formazione indirizzata proprio a quelle professioni tipiche della società della comunicazione. Una descrizione di questo stesso respiro è dedicata anche all’esame del sistema organizzativo giornalistico; anche in questo caso l’autore descrive la professione giornalistica e le sue figure in una redazione, chiarificando tutta la sua disamina con il lampante quanto articolato esempio de “Il Corriere della Sera” e approfondendo il tutto mettendo a confronto il giornalismo italiano con quello anglosassone, da sempre preso ad esempio come modello da seguire per tutto il giornalismo internazionale. La terza parte è invece una scheda di approfondimento dei più importanti autori che hanno operato nel campo della sociologia, dell’organizzazione del lavoro e della comunicazione, tra i quali David Emile Durkheim, Frederick Wilslow Taylor, Henry Ford o Max Weber, Personalità importanti che hanno influenzato il pensiero di Paolo Pagliaro, consentendogli di dare vita ad un attento lavoro di analisi e ricerca di un settore a cui l’autore ha sempre dato primaria importanza, rivendicando la necessità di una formazione per operatori e professionisti nel settore dell’organizzazione dei media. L’autore ha voluto con questo volume colmare il vuoto degli studi tecnici proprio degli ambienti quali “le analisi sociologiche sulle professioni coinvolte nei media,l’organizzazione del lavoro e delle funzioni, le nuove competenze manageriali necessarie per il funzionamento dei nuovi dispositivi messi a disposizione dagli avanzamenti della tecnologia”, come spiega ancora Paolo Pellegrino. In questo modo l’autore si è comportato proprio come un editore o dirigente radiotelevisivo, lasciando tra l’altro trasparire il suo pensiero di una televisione sempre più radicata sul territorio. Paolo Pagliaro Presidente del Gruppo Mixer Media, nasce a Lecce il 14 marzo 1960. A 13 anni si iscrive al conservatorio “T. Schipa” dove si dedica allo studio del contrabbasso per poi iniziare, alcuni anni dopo, a lavorare per Radio Salento. La grande passione per la musica e per il mondo della radio lo fa approdare, in qualità di direttore artistico, a Radio Rama. Il 1982 costituisce un importante giro di boa della sua carriera infatti, divenuto unico proprietario della nota emittente radiofonica, istituisce l’attuale concessionaria di pubblicità “K&C” e acquista Radio Salento. Sette anni dopo, nel 1989, darà vita a Telerama: oggi è il presidente del Gruppo Mixer Media, composto dalle due emittenti televisive (Telerama ed Telerama 1) insieme a cinque radio (Radio Rama, Radio Salento, Radio Manbassa, Jet Radio, Radio Nice). Presidente dell’Associazione Onlus “Cuoreamico” ricopre incarichi di rilevanza regionale e nazionale nel settore dell’imprenditoria e della comunicazione. Laureatosi in Sociologia presso la Facoltà di Scienze Sociali, Politiche e del territorio dell’Università del Salento, cui segue la laurea Honoris Causa in Economia e Tecnica della Comunicazione, insegna Sociologia dell’Organizzazione dei Media presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione a Lecce.

di Alessandro Chizzini