24 Agosto 2009 Il nuovo libro di Paolo Pagliaro (Edito da Manni)
“SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE DEI MEDIA”
Un libro per addetti ai lavori? Forse. Anzi no: un saggio anche per i non addetti ai lavori ma che essenzialmente ruota intorno agli addetti ai lavori e in un certo senso li racconta.
Siamo parlando dell’ultima fatica dell’abile e versatile Paolo Pagliaro, editore, manager ma soprattutto grande e valido esperto di quel complesso mondo che si è soliti racchiudere nell’espressione “mezzi di comunicazione di massa”.
“Sociologia dell’organizzazione dei media”, edito da Manni, è l’opera seconda di Pagliaro, la sua performance libresca numero due (“Glocal: la comunicazione fattore di sviluppo”, il primo volume).
IL confronto tra globale e locale è da sempre una delle direttrici della riflessione, sempre pratica, rigorosamente pragmatica e concreta da cui prende le mosse il discorso di Paolo Pagliaro.
Discorso che in “Sociologia dell’organizzazione dei media”, si sofferma in particolare su due mezzi di comunicazione, entrambi molto cari al nostro, e dei quali egli è profondo conoscitore, nonché nel ramo imprenditore di successo: radio e televisione.
E’ la disamina dei due microcosmi, che si inseriscono nel più vasto macrocosmo dell’informazione in generale, prende vita e si esplicita attraverso un viaggio che Pagliaro fa fare al suo lettore, alla stregua di un novello Virgilio che conduce per mano il Dante – lettore immersosi nelle dinamiche, a volte complesse, dell’oscura selva massmediatica.
E lo fa, innescando spunti di riflessione, e spalancando una finestra sulle modalità tecniche del lavoro di redazione per esempio, piuttosto che sull’organizzazione dei palinsesti, e sulle figure professionali.
Un libro in cui dunque l’aspetto pratico, l’organizzazione per dirla da titolo, è la caratteristica peculiare.
Perciò lo si legge con piacere.Un volume che affascina perché la sociologia dell’organizzazione dei media è poi anche un po’ la storia di Paolo Pagliaro, del ragazzino incuriosito dalla radio a 16 anni e diventato uno degli uomini più di successo nel panorama dell’editoria. Un’editoria che partendo dal locale e promovendo il locale, ha superato i confini e si è aperta al globale.
di Maria Angelotti
