Un certificato della nostra IDENTITA’

20 Febbraio 2010 Un certificato della nostra IDENTITA’

La sfida è la “REGIONE SALENTO”

“Il Salento è, indiscutibilmente, un altro Sud”

Paolo Pagliaro, editore televisivo a capo di Mixer Media, è convinto che bisogna puntare sulla diversità del territorio, mettendone in risalto le peculiarità: “Nonostante alcune classifiche negative, il Salento promette sempre nuove prospettive di crescita e sviluppo.

Anche se un grido d’allarme va lanciato per una situazione che ci vede succubi di voraci predatori che, in nome di una presunta energia pulita, stanno devastando il nostro territorio. Ed è impressionante dover constatare che cresce in maniera esponenziale il numero di società estere che continuano a desertificare le nostre campagne con impianti eolici e fotovoltaici”. E allora? Per Pagliaro bisogna puntare sulla salentinità, garanzia di autonomia e di originali prospettive di sviluppo: “Si è risvegliato il desiderio di una propria, forte identità. Da qui la necessità di ri-definire la propria ‘Regione’, le sue origini, la sua storia. E’ arrivato il momento di rinvigorire la battaglia della costituzione della Regione Salento, che ha visto i suoi albori nel pensiero di un grande statista, Giuseppe Codacci Pisanelli, che prevedeva l’istituzione di una regione indipendente che comprendesse le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Oggi quella sfida si riapre.”
E’ importante per Pagliaro il riconoscimento di “Best in Travel 2010” ma Lecce e il Salento devono calibrare diversamente “l’effervescente movida che dovrebbe maggiormente ancorarsi allo spirito talentino, un po’ sul modello Andaluso e spagnolo”. E’ interessante riflettere sulla citazione di Ozpetek che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto: “Se vai a Lecce…Ho il mal di Lecce. Sono preso dal Salento, la gente mi ricorda l’Italia degli anni ’70, la mentalità aperta verso il diverso”.
“Il Salento”, rileva ancora Pagliaro, “è comunque l’area geografica della Puglia che sta crescendo più velocemente, riducendo il divario che la separa dalle zone più avanzate della regione. E se ci inorgoglisce lo straordinario risultato pubblicato da Il Sole 24 Ore di un Bil che ci annovera tra le capitali del benessere del Sud”, aggiunge l’editore talentino, “non possiamo trascurare un Pil che, invece, ci vede sempre e comunque in basso alla classifica. Da qui è partita la nostra riflessione, il nostro impegno nel sociale, come gruppo di emittenti radio-televisive al servizio di una terra che ha bisogno di essere continuamente stimolata dal punto di vista culturale. Ecco perché nascono le battaglie che da oltre vent’anni Telearma conduce per contribuire a garantire crescita territoriale, sviluppo economico e culturale, con una sua specifica mission educativa, quasi pedagogica, un modello che abbiamo denominato ‘indies’, un neologismo che sintetizza tutto questo”.

Lecce, 20 febbraio 2010