Salento stuprato dall’eolico e Vendola sta a guardare

7 Gennaio 2013 Salento stuprato dall’eolico e Vendola sta a guardare

Il Salento continua ad essere sfregiato e la Regione resta inerme davanti a tale scempio. Lo spettro di un nuovo colpo mortale alla bellezza archeologica, turistica e paesaggistica del territorio salentino, di Manduria in particolare, sta per essere inferto e il tutto al cospetto di una disarmante indifferenza di un Governo regionale sempre più latitante quando si tratta di tutelare il territorio.

Ma oltre a Manduria dove oltre 60 pale eoliche sono pronte a deturpare per sempre le pregiate strade del Primitivo anche alle porte di Lecce sta per essere confezionato l’ennesimo “stupro”. 5 pale eoliche su 12 hanno ricevuto l’ok della Regione. L’iter per il nuovo parco eolico che dovrebbe sorgere alle porte di Lecce, sulla strada per Torre Chianca, viaggia spedito con la benedizione del Comune di Lecce che ha dato il parere favorevole, in vista della VIA e della decisione finale che spetta a Bari, solo ad una parte dell’opera, facendo un clamoroso dietro front rispetto al via libera con prescrizioni, rilasciato 4 anni fa per la realizzazione dell’intero intervento.

MRS ancora una volta è indignato e sbalordito di tali decisioni.

Non è possibile che la Regione Puglia consenta che masserie storiche, ulivi secolari, vigneti doc, vengano sostituite o deturpate nel Salento oltre che con l’eolico anche con le immense distese di campi fotovoltaici.

MRS ancora una volta dice un secco “NO” a tutto questo. Il Salento non puo’ essere continuamente violentato senza che chi ha il dovere di tutelarlo stia a guardare. Ancora una volta è sconcertante come la scelta del sito per la realizzazione di veri e propri mostri eolici, trascenda completamente da una ricognizione degli aspetti socioeconomici e dalle tendenze in atto in termini di potenzialità e prospettive di sviluppo del territorio rurale e del turismo.
Insomma, un intreccio di interessi archeologici, turistici, culturali e paesaggistici che sembrano passare in secondo piano davanti agli interessi non meglio specificati di un parco eolico di cui il Salento potrebbe certamente farne a meno, ma forse la Regione Puglia no.

La Regione Puglia lascia campo libero agli speculatori, senza che le popolazioni possano essere informate o controllare i processi in atto. Il PEAR della Puglia prevede al 2016 il raggiungimento del tetto dei 4GW di potenza dall’eolico. Se si dovessero raggiungere gli obiettivi previsti nel PEAR, la Puglia dovrebbe ospitare 2.000-2.500 torri eoliche, vale a dire una ogni 7,5/9,5 Km quadrati. Tenendo conto delle aree protette , delle riserve naturali ecc., il Salento dovrebbe ospitarne 500.

Che ne sarà a quel punto del Salento che si sta tentando di propagandare in tutto il mondo? Le parole di chi governa in Regione sono sempre più parole al vento… dell’eolico!

di Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento

Lecce, 7 gennaio 2013