Fondazione Tito Schipa: Politica piange lacrime da coccodrillo

9 Gennaio 2015 Fondazione Tito Schipa: Politica piange lacrime da coccodrillo

Quella dell’Ico Tito Schipa di Lecce potrebbe dirsi ‘cronaca di una morte annunciata’: già a Gennaio dello scorso anno, in perfetta solitudine, lanciammo l’allarme sulla situazione della fondazione lirico-sinfonica, ma nessuno se ne interessò.
Oggi, molte sembrano lacrime di coccodrillo.
La Regione Puglia? Assente, senza preoccuparsi di assegnare le deleghe alle province per poter finanziare l’Ico e altre realtà; la Provincia si preoccupa tardi, giacché la folle e sconclusionata riforma truffa di Delrio è nota da tempo. Ma noi la verità la conosciamo, come tutti i salentini: viviamo una politica pugliese che per i più è intesa nel senso di politica per Bari. Perciò, qualsiasi vicenda che non interessi Bari passa in secondo piano e nessuno se ne cura. Tantomeno se ne preoccupano i politici salentini che, dopo l’elezione, subiscono una trasformazione del dna e si dimenticano del territorio da cui hanno attinto i voti necessari.
La Regione Salento darebbe una nuova prospettiva è la giusta dignità di chi non può continuare ad accettare un’egemonia irrazionale e immotivata. Ne ha bisogno il Salento come la Capitanata, e come loro le altre aree del Paese che pagano caro il prezzo dell’assenza del senso di appartenenza dei loro rappresentanti. Non accetteremo mai una Puglia che inizia e finisce a Bari.
Per noi l’Ico Tito Schipa è un simbolo, un baluardo della grandiosa generosità delle anime salentine che guardano alla cultura come risorsa. Va salvata e sarebbe il caso che chi ha nascosto la testa sotto la sabbia fino ad oggi la sollevi, e si dia da fare per la nostra orchestra e la stagione lirica che aldilà del prestigio da lavoro a tanti orchestrali , macchinisti ed altro.

di Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento

Lecce, 9 gennaio 2015