Lotto per questo sogno da 20 anni. Più autonomia e vicinanza alla gente

6 Marzo 2015 Lotto per questo sogno da 20 anni. Più autonomia e vicinanza alla gente

Intervista di Paolo Pagliaro pubblicato su il Quotidiano di Puglia il 06.03.2015
Parla Paolo Pagliaro, presidente del movimento fondato sull’identità local
<<Lotto per questo sogno da 20 anni. Più autonomia e vicinanza alla gente>>

Non nasconde la sua soddisfazione Paolo Pagliaro. L’editore salentino e fondatore del Movimento Regione Salento aveva presentato una proposta analoga nel dicembre del 2013 dal punto di vista dei nuovi confini e oggi guarda con fiducia all’idea che – seppur non nella sua compattezza – il partito al governo sposi la sua causa.

Pagliaro, lei è più vicino al centrodestra, ma alla fine è stato il Pd a presentare la proposta neoregionalista che istituirebbe anche la Regione Salento. Cosa risponde?

<<Che si tratta del partito di maggioranza al governo e anche Fdi l’aveva presentata con la doppia opzione 31 o 36 Regioni. Credo che uno studio scientifico di tale portata non poteva che trovare la giusta attenzione. E’ da 20 anni che ho questo sogno e spero che sia arrivato il momento giust>>.

Come si spiega questa proposta che viene da un parlamentare Pd?

<<Questo ci fa piacere: siamo partiti da una questione specifica territoriale, che abbiamo rivendicato con forza, ma siamo andati avanti aprendo una riflessione ampia anche grazie all’incontro con territori che avevano problemi analoghi ai nostri e non solo dal punto di vista storico e identitario. Il lavoro portato avanti nei sei mesi come consigliere del sottosegretario degli Affari Regionali Walter Ferrazza inizialmente non è nemmeno stato preso in considerazione, siamo lieti che ora qualcosa si muova>>.

Gli scettici cambieranno idea?

<<Mi auguro che tutti i partiti facciano squadra di fronte all’evidente valore di questa proposta. Alcune settimane fa anche Forza Italia ha promosso a Lecce un primo confronto in questo senso e mi auguro che firmeranno la proposta, di cui ho avuto modo di parlare personalmente anche con Silvio Berlusconi. E’ una battaglia di territorio ma comune a molti e sta incontrando l’interesse di molti parlamentari, dalla Lega al Movimento 5 Stelle, fino al Pd, a quanto pare anche presso Cuperlo e Civati. Meglio delle macroregioni insomma>>.

Ma la proposta non arriva fuori tempo massimo?

<<Tutt’altro anche visto che la Commissione istituita presso gli Affari Regionali si è presa due mesi di tempo per avere un quadro e al suo interno vi sono anche costituzionalisti che si sono espressi positivamente sul progetto, non certo nuovo di zecca>>.

Ci sono stati errori?

<<Potrei dire lo avevamo detto prima noi: si è inevitabilmente venuta a creare una forte discriminazione tra territori di serie A e serie B e non solo. Con questa proposta si compie l’iter di abolizione delle Province creando nuovi centri di decisione, che rispondano al principio di prossimità alle esigenze della gente e di autonomia. E il percorso è più lineare di quanto possa apparire. E’ necessario fare chiarezza su questo. Se tutti i territori sono omogenei funzionano meglio e finalmente si potrà capire chi deve fare cosa. Il titolo V della Costituzione va rivisto e questo è il momento più opportuno. Se poi proseguissimo con la razionalizzazione di Prefetture e Camere di commercio il percorso sarebbe completo>>.

A.Lu.

Lecce, 6 marzo 2015