Renzi vuole abolire l’Umbria

30 Maggio 2015 Renzi vuole abolire l’Umbria

Editoriale pubblicato dal ‘Il Giornale’

Da sempre le identità territoriali sono una miniera di cultura per l’identità italiana, e non solo. Pensiamo ai tesori artistici e architettonici ognuno legato a tradizioni, a forme di fruizione e di espressioni molto precise, ma anche ai rituali civili e religiosi, al cibo, alla grandissima ricchezza dei dialetti, vera e propria terra madre dell’Italiano. Non solo curiosità antropologiche, o storiche, o reperti da museo, ma ricchezza viva, vera. Sarebbe giusto quindi promuovere il progetto redatto con la Società Geografica Italiana, quello dell’Italia delle 31 Regioni a statuto speciale, tutte uguali, senza province e città metropolitane. Un progetto che scatta una fotografia precisa delle identità territoriali, valorizzandole.

L'ITALIA DELLE 31 REGIONI_sito

Solo che ora, con la riforma delle “macroregioni” presentata da Matteo Renzi, tutto questo rischia di finire nel nulla. Prima tra tutte, l’Umbria: rischia di scomparire non solo in quanto entità amministrativa, ma in quanto fonte di identità culturale. Ci sono tante zone del Paese già mortificate nell’assetto territoriale ed istituzionale.
Dal Salento alla Ciociaria, dalla Romagna a Salerno: tutte zone che non hanno trovato la loro dignità nella nostra Costituzione. E ora tante altre rischiano di perdersi. Il neo regionalismo renziano rischia di ucciderle. Per questo dobbiamo batterci contro la miopia dei finti-rottamatori: dalle bellezze archeologiche alle testimonianze di una storia importante, l’Italia deve ripartire da se stessa. Ma, per favore, evitiamo di parlare di riforme che determinerebbero solo aumento della spesa pubblica e appiattimento culturale.

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia

Lecce, 30 maggio 2015

http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/05/30/umbria/