La strada giusta per dar voce ai cittadini

9 Giugno 2016 La strada giusta per dar voce ai cittadini

Editoriale pubblicato sul Nuovo Quotidiano di Puglia 09.06.2016

E’ un tempo difficile quello che stiamo vivendo, nel quale i cittadini sembrano aver perduto ogni riferimento istituzionale e politico, in cui tutto è possibile, e molte cose sembrano allo stesso tempo impossibili. In questo clima confuso riprende vigore un concetto di democrazia che, se pur sperimentato con alterne fortune, rappresenta sempre di più un prezioso strumento di battaglia politica, l’unico vero e proprio strumento di democrazia diretta: il referendum popolare. Posto che tale strumento è stato ampiamente utilizzato nelle moderne e più evolute democrazie europee, vedi giorni fa su più temi in Svizzera, patria della democrazia diretta con il suo sistema federale, vedi in Scozia e in Catalogna con la consultazione referendaria sull’autonomia. Si vede insomma come l’Europa abbia sempre incoraggiato tale iniziativa di espressione popolare, mentre in Italia, tanto per cambiare, il referendum viene quasi ignorato, salvo utilizzarlo, come sta avvenendo adesso per pretestuose lotte ideologiche. Nella nostra città di Lecce in queste ultime settimane si è andata affermando un’interessante iniziativa spontanea, che non solo parte dal basso, ma che raggiunge gli strati intermedi della cittadinanza informandola di nuovo slancio democratico in maniera assolutamente trasversale. Quando, insomma, si pone una questione di democrazia e libertà, non c’è partito, schieramento o idea che tenga. Va bene e lo si porta avanti con interesse e fiducia. Il referendum sull’allargamento della zona a traffico limitato all’intero centro storico è un fatto evidentemente nuovo e merita il sostegno di tutte quelle forze che hanno a cuore il futuro della nostra bella città barocca. I monumenti che fanno grande la nostra storia hanno bisogno però di respirare in un contesto urbano libero da condizionamenti inquinogeni che spesso ne pregiudicano l’integrità. Un’iniziativa che ci è piaciuta da subito. Ecco perché ci sentiamo di condividerne lo spirito, approviamo il merito e il metodo della questione, del resto molti ricordano che in occasione delle Amministrative del 2012 a Lecce, l’allargamento dell’isola pedonale a tutto il perimetro del borgo antico con l’attivazione di collegamenti frequenti e veloci mezzo di miniautobus e mezzi pubblici, fu uno dei punti centrali del programma elettorale del Movimento Regione Salento. Oggi quella sensibilità è attecchita ed è maturata nel cuore di molti, anche e soprattutto di coloro che si mostravano scettici sull’argomento. Come in ogni città evoluta del centronord italiano e in linea con lo spirito europeo, le città hanno il dovere di umanizzarsi sempre di più, nel rispetto delle esigenze ecologiche e ambientali e nell’interesse diffuso di una società in movimento, che si caratterizza sempre più per la sia capacità di accoglienza di un turismo di portata e fama internazionale. Allora sì al referendum, sì a tutti i referendum che danno la parola al cittadino, sì ad una sana politica che ne incentivi la partecipazione, che in questo caso può avvenire con la scelta della data in concomitanza del Referendum costituzionale nazionale di Ottobre. I tempi tecnici ci sono. Insomma il cittadino  torni ad essere protagonista delle scelte e possa essere un governante non solo sulla carta ma anche in pratica. In questo periodo questo conterebbe molto, più di ogni altra cosa.

Lecce, 9 giugno 2016

di Paolo Pagliaro

Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia

09.06.16

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