Il Senato delle ingiustizie: questo produrrebbe la vittoria del Sì

30 Novembre 2016 Il Senato delle ingiustizie: questo produrrebbe la vittoria del Sì

Lo stiamo dicendo da tanto tempo e lo ripetiamo, questa non è una riforma ma è una deforma che limita la democrazia e mette all’angolo i più “deboli”. Lo chiamano Senato delle Autonomie, ma diventerebbe soltanto il Senato dei non eletti dal popolo e metterebbe nelle condizioni determinate Regioni di avere più peso politico rispetto ad altre.

Se anche dovessimo considerare il Senato come espressione di voto dei cittadini, bisognerebbe tenere conto che il voto di ognuno dovrebbe essere uguale a quello di ogni altro e pesare nella vita politica del paese allo stesso modo. Con questa “deforma” non accade nemmeno questo e quindi la tanto decantata autonomia crolla insieme alla democrazia. Per capire tutto questo in maniera semplice c’è un sito “nuovosenato.it” col quale è possibile calcolare l’importanza politica del voto di ogni cittadino per Regione. E’ un giochino simpatico creato ad arte come fosse un “cambiavalute”. E nel cambio in questo caso a guadagnarci sono sempre i poteri forti.

Riassumo in breve per Regioni il numero dei Senatori che produrrebbe la riforma; la nuova camera sarebbe quindi composta da 74 Consiglieri regionali, 21 Sindaci (1 per Regione, con quale criterio? ) e 5 Senatori indicati dal Capo dello Stato: LOMBARDIA 14, CAMPANIA 9, LAZIO 8, SICILIA, PIEMONTE, EMILIA ROMAGNA 7, PUGLIA 6, TOSCANA 5, CALABRIA , SARDEGNA 3, VALLE D’AOSTA, PROV. TRENTO, PROV.BOLZANO, FRIULI VENEZIA GIULIA, LIGURIA, MARCHE, ABRUZZO, MOLISE, BASILICATA, UMBRIA 2. Noi e la Società Geografica Italiana  abbiamo proposto la migliore soluzione che risolve sia il problema delle diseguaglianze, sia quello della rappresentanza. Se vincerà il NO potremmo tornare alla carica per cambiare l’Italia, se vincerà il SI sarà il caos.

#iovotoNO

Lecce, 30 novembre 2016

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia