La sicurezza prima di tutto: siamo in guerra. No allo Ius Soli

21 Agosto 2017 La sicurezza prima di tutto: siamo in guerra. No allo Ius Soli

Viviamo un momento storico molto particolare, l’Europa sta subendo l’attacco terroristico islamico più cruento che si possa ricordare. I terroristi si mimetizzano, cambiano pelle, sono camaleontici e studiano strategie sempre diverse per seminare terrore e morte, frutto del loro odio cieco verso gli tutti coloro che sono considerati infedeli. E invece di parlare di sicurezza il governo italiano pensa a una legge, lo Ius Soli, che potrebbe semplificare la vita e agevolare la moltiplicazione del pericolo. Dobbiamo fermarci e pensare a quale futuro vogliamo per il nostro Paese. E deve fermarsi questo governo che a parte il fatto del fine mandato, bisogna ricordare, senza paura di essere smentiti, che non è stato eletto dagli italiani, quindi sarebbe intelligente e rispettoso non calcare la mano su una legge come lo Ius Soli che interessa tutto il popolo. Le parole del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in merito a questa questione devono far riflettere e sono le più moderate e giuste: “È una legge sbagliata, retorica, non voluta dagli italiani, che non ha nulla a che fare con l’accoglienza. Noi vogliamo che possa diventare italiano chi si sente davvero italiano, non chi ha superato passaggi burocratici”. Forza Italia è contraria e farà valere il suo pensiero. E qui non si tratta di essere di destra e di sinistra, di centro, qui bisogna usare il buonsenso, urge analizzare i fatti senza sprofondare nell’equivoco ideologico di cui è prigioniera la sinistra, che si arrampica sugli specchi e con i prosciutti sugli occhi si nasconde dietro al concetto “apriamo le porte a tutti i nostri fratelli, siamo tutti uguali” e tante pantomime del genere che sono utili a pescare adepti solo in una parte politica che ha portato sull’orlo del baratro l’Italia con politiche dissennate e scelte assurde. E perché vogliono lo Ius Soli? Questa sinistra vuole creare una base di consenso che si trasformerà in voti, vuole arpionare tutti questi sventurati che lotteranno con la disoccupazione e accetteranno di essere sottopagati e diranno grazie ai sindacati votando poi secondo le loro indicazioni. I nostri giovani scappano via dall’Italia ma importiamo immigrati per sfruttarli, altroché integrazione, tutto ha fatto la sinistra tranne che delle politiche di integrazione reale. Tutto questo meccanismo dividerà sempre di più il nostro Paese in ricchi e poveri, allargando sempre di più la forbice e cancellando il ceto medio. Noi di Forza Italia diciamo di no in modo convinto. Mettiamo da parte lo Ius Soli ed esaminiamo con attenzione e calma quello che sta accadendo; volenti o nolenti dobbiamo ammettere che il modello del “multiculturalismo” con i musulmani è fallito, perché, anche se vogliamo credere che ci siano i buoni e i fanatici, dobbiamo pure evidenziare che i fanatici stanno vincendo contro i buoni e stanno ammazzando gli infedeli, perché è giusto ricordare che per questi signori del terrore chi non professa la loro religione ha due scelte, convertirsi o morire. Azzeriamo il buonismo convinti che troverà sempre casa in una sinistra orba; vogliamo capirlo che siamo in guerra? Vogliamo ammettere che siamo stati trascinati in una guerra che mai avremmo voluto combattere, noi che abbiamo sempre sventolato la bandiera della pace e abbiamo fatto fare a tutti (in Italia) i loro comodi? Tutto quello che sta accadendo ci mette di fronte ad una realtà che sembra limpida seppur aspra da accettare, questa guerra, nella quale facciamo la parte delle vittime sacrificali, è stata scatenata da un equivoco che dura da troppi anni ormai, un popolo fedele a un monoteismo teocratico che non distingue nessun altro potere che non sia quello dettato dal loro profeta non potrà mai integrarsi con la società occidentale ma tenderà sempre a conquistarla per azzerarla. E qui ci leghiamo ai fatti dei nostri giorni, e parliamo anche di Ius Soli per ribadire che è sbagliato facilitare il percorso per diventare cittadini italiani a chicchessia, guardiamo quello che sta accadendo in altre parti d’Europa dove sono proprio le terze generazioni di islamici, forti, giovani, risoluti, apparentemente integrati, a combattere la loro guerra contro gli infedeli, e il motivo può essere ricercato nel loro rifiuto dei nostri valori cristiani e politici e nell’attesa del momento giusto per punirci. Col buonismo ci arrendiamo al pensiero folle e fanatico di chi vorrebbe vedere l’Europa convertita e non si fermeranno, se non li fermeremo, oppure si fermeranno soltanto quando avranno vinto. No allo Ius Soli, no al buonismo, no all’arrendevolezza, qui siamo in Italia, continueremo ad accogliere chi ne ha veramente bisogno, ma manderemo via chi vuole destabilizzare, ammazzare e conquistarci.  La sicurezza prima di tutto.

Lecce, 21 agosto 2017

 Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia