Terme Santa Cesarea: in II Commissione abbiamo accesso un faro di attenzione ma c’è tanto da lavorare

24 Febbraio 2021 Terme Santa Cesarea: in II Commissione abbiamo accesso un faro di attenzione ma c’è tanto da lavorare

Abbiamo parlato oggi in audizione, nella II Commissione, del futuro delle Terme di Santa Cesarea. Una perla di inestimabile valore che non riesce ad essere valorizzata come meriterebbe.
Il sindaco di Santa Cesarea, Pasquale Bleve, ci ha rassicurati che proprio in questi giorni si discuterà con la Regione, che deve cedere il 51% delle quote societarie delle Terme. Il Comune farà un bando per affidarle in gestione a lungo termine ad un socio qualificato che dovrebbe anticipare con i canoni la cifra utile al Comune per pagare la quota di acquisto delle quote societarie alla Regione. Una cifra che sarebbe pari a 13 milioni e 700mila euro. Il Comune di Santa Cesarea diventerebbe così unico proprietario.
Seppur tutta questa operazione mi lasci abbastanza perplesso, vorrei che a queste parole seguissero dei fatti reali. E vigileremo ovviamente sull’intera questione perché c’è approssimazione, ancora non si comprende per quanti anni sarà prevista la gestione nel bando che sarà redatto a breve, se per 70 anni o per 80 anni, e a quanti anni di gestione ammonterebbe la somma di 13,7 milioni di euro che questo fantomatico gestore dovrebbe versare immediatamente, per occuparsi anche del cosiddetto Mammoccione, la grande incompiuta costata quasi 50 miliardi delle vecchie lire che versa in stato di abbandono. Eppure doveva essere il nuovo centro termale di Santa Cesarea Terme! Anche questo mi lascia degli enormi dubbi sulla riuscita di questi buoni propositi.
Con quest’audizione abbiamo raggiunto l’obiettivo di accendere un faro di attenzione su Santa Cesarea Terme che in questi anni, anziché crescere come le altre località salentine, ha avuto addirittura una involuzione.
Mi duole sottolineare che la Regione non ha mai dato la giusta attenzione a questo luogo; addirittura, gli ultimi due presidenti non si sono mai visti. Speriamo di riuscire a cambiare il corso degli eventi per dare risalto e valore a quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello non solo del Salento ma dell’intera regione.
Per questo mi sento di riaffermare quello che ho detto sempre con la mia grande battaglia per avere un governo di prossimità: solo conoscendo i luoghi, i fatti e la storia si possono cercare le soluzioni ai problemi che sono tanti.
E mi riallaccio al discorso dei trasporti.
Dobbiamo sfruttare al massimo l’opportunità del Recovery Fund per le infrastrutture mancanti al Salento: ritornando sull’importanza di lottare per avere l’alta velocità, fino al collegamento dell’aeroporto di Brindisi con le stazioni e con i maggiori centri del Salento.
Arrivare a Santa Cesarea è una vera odissea, e da Maglie in poi e ancor più difficile così come da Brindisi. Inoltre bisognerebbe pensare ad una circonvallazione per evitare di dover attraversare il centro di Santa Cesarea Terme con le automobili.
Altro aspetto importantissimo riguarda la falesia che continua a sgretolarsi ed ha bisogno di attenzioni continue, come sta accadendo in questo periodo in cui sono in corso i lavori di consolidamento del costone con il finanziamento di 5 milioni della Regione, anche questa sembra una storia infinita che merita una maggiore attenzione e saremo vigili anche in questo caso.
Attendiamo però risposte precise su tutto, per adesso abbiamo soltanto messo il primo tassello per cercare di costruire insieme le basi per il rilancio di Santa Cesarea Terme.

 

Lecce, 24 febbraio 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale- Capogruppo LPD

Presidente Mrs