Soppressione laboratorio chimica Arpa Lecce, interrogazione: scure della Regione su presidio ambientale primario

10 Giugno 2022 Soppressione laboratorio chimica Arpa Lecce, interrogazione: scure della Regione su presidio ambientale primario

La scure della Regione, giustificata come razionalizzazione dei costi, colpisce ancora una volta la provincia di Lecce: il progetto di riorganizzazione delle attività dei laboratori dell’Arpa Puglia, già in fase esecutiva, prevede infatti la soppressione del laboratorio chimico di Lecce, che sarà accorpato a quello di Brindisi. Il territorio leccese perde dunque un altro presidio importante, operativo da decenni, prima gestito dall’Asl e poi dall’Arpa, a seguito dell’entrata in vigore della legge 61/94 con cui i presìdi multizonali di prevenzione sono stati convertiti in presìdi Arpa.
Non ci stiamo a questa continua e sistematica spogliazione di servizi, che impoverisce il nostro territorio di servizi essenziali. Contro l’accorpamento del laboratorio Arpa di Lecce ho presentato un’interrogazione urgente, indirizzata all’assessora all’ambiente Maraschio, perché ne spieghi la ratio, visto che a noi sfugge. Si avrà una perdita di competenze specialistiche  e di posti di lavoro per chimici e periti chimici provenienti da tutto il territorio leccese, oltre al mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato. E, a fronte di una riduzione dei costi di personale, si dovranno spendere circa 150mila euro per adeguare la sede di Brindisi ad accogliere le apparecchiature trasferite da Lecce.
Ma, quel che è più grave, è la perdita di un presidio essenziale per il monitoraggio sulle acque reflue degli impianti di depurazione, sulle acque dei pozzi di falda e di quelli spia delle discariche, dei serbatoi Aqp e dei punti pubblici di erogazione come le fontanine. In questo laboratorio Arpa si eseguono anche tutte le analisi ambientali su qualunque situazione di inquinamento. Chiuderlo, in un territorio martoriato dall’escalation di tumori come quello di Lecce e provincia, è un atto scriteriato. Questo accorpamento determinerà la sottrazione di un prezioso punto di riferimento tecnico scientifico, un contatto diretto con altre istituzioni come Asl e Provincia di Lecce, con le quali in passato sono stati condotti progetti importanti come la partecipazione alla Rete per la prevenzione oncologica RePOL. C’è poi il Progetto cosiddetto Maggiore, voluto dalla Regione per il monitoraggio delle acque di falda, con prelievi affidati all’Arif.
Le analisi continueranno nel laboratorio di Brindisi, ma andranno a sovraccaricare quella struttura e il suo personale, in parte trasferito da Lecce con pesanti disagi. La soppressione del laboratorio chimico di Lecce contrasta inoltre con il regolamento Arpa vigente, che prevede per ogni dipartimento provinciale un servizio territoriale ed un servizio laboratorio. Su tutto questo chiedo risposte alla Regione e all’assessora Maraschio, perché diano spiegazioni e fermino lo smantellamento di questo presidio irrinunciabile per Lecce.
Lecce, 10 giugno 2022
Paolo Pagliaro
Conasigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS