Parco eolico offshore Otranto-Leuca, più forti della prepotenza. Presentata mozione e sit in il 1 maggio

27 Aprile 2022 Parco eolico offshore Otranto-Leuca, più forti della prepotenza. Presentata mozione e sit in il 1 maggio

Alla prepotenza rispondiamo con la perseveranza. La nostra battaglia contro il progetto di un colossale parco eolico offshore nel Canale d’Otranto, lungo la costa fra Otranto e Leuca, continua con una nuova mozione che ho presentato ieri stesso in Consiglio regionale.
Con un ordine del giorno capestro la maggioranza ha preteso di assorbire la mia mozione, presentata a novembre scorso e rinviata più volte nella discussione in aula, in una mozione generica che, seppur condivisibile, non entra nello specifico delle ragioni che devono proibire l’insediamento della centrale del vento nelle acque di fronte alla meravigliosa costa di Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase e Leuca. Ragioni paesaggistiche e storiche, che fanno di questo luogo un paradiso da preservare dallo scempio di 90 pale alte quasi trecento metri, che sfigurerebbero uno dei panorami costieri più belli al mondo.
È un atteggiamento incomprensibile, oltre che indecente sotto il profilo del galateo istituzionale, l’ostruzionismo e il boicottaggio perpetrato ai danni della mia mozione ieri in Consiglio regionale. Più volte ho ribadito di essere favorevole alle rinnovabili, purché si eserciti il diritto di riserva che la legge consente alla Regione per delimitare le zone di pregio off limits da interdire all’insediamento di impianti impattanti, come quello progettato lungo la costa da Otranto a Leuca.
Quanto accaduto ieri è assurdo e paradossale: il sabotaggio di una mozione che era stata condivisa pubblicamente dal presidente della Regione Emiliano, dagli assessori Delli Noci e Maraschio, dai consiglieri salentini. Da tutti loro ci saremmo aspettati una legittima levata di scudi, di fronte ad un’aggressione così palese e ingiustificata. La nostra è una battaglia giusta e di buon senso, perché non stiamo dicendo no a prescindere, ma un no motivato per un’area che dev’essere tutelata con ogni mezzo nelle sue prerogative paesaggistiche, storiche e turistiche. Siamo stati chiari: decidiamo insieme dove localizzare i parchi eolici offshore, usufruendo degli strumenti di legge a nostra disposizione attraverso i margini decisionali di cui disponiamo nell’ambito del Piano di gestione dello spazio marittimo, quello che possiamo definire il piano regolatore del nostro mare. Quel mare è nostro, e nessuno può imporci sfregi contro il volere dei territori. Ricordo che ci sono 72 sindaci che, con i loro Consigli comunali, hanno deliberato la contrarietà ad un progetto irricevibile.
Ecco perché ho presentato ieri stesso una nuova mozione, che ribadisce una battaglia sacrosanta che è anche simbolica, per fissare paletti invalicabili a tutela delle aree di pregio che non sono soltanto la costa da Otranto a Leuca ma anche altri paradisi come Vieste, Peschici, Trani, Savelletri o Polignano a Mare… Diciamo sì, invece, agli insediamenti nelle aree portuali e industriali già compromesse.
E domenica 1° maggio, alle 10.30, torneremo a protestare a Porto Miggiano come a novembre scorso, per fare fronte comune contro un progetto scellerato che rappresenta uno sfregio non solo al paesaggio ma anche all’economia della nostra terra vocata al turismo, al lavoro di tanti operatori che hanno costruito le proprie attività sulla bellezza del Salento.
Una cosa sia chiara: non accettiamo sgambetti e dispetti che sviliscono l’azione politica non solo della minoranza ma dell’intero Consiglio regionale, che ieri ha offerto il suo volto peggiore: quello di una maggioranza divisa e astiosa, che non si è fatta scrupolo di fare carta straccia di un lavoro lungo sei mesi, condiviso con i territori, per le sue beghe interne.
Lecce 27 aprile 2022
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS