L’apparato amministrativo italiano è obsoleto e inefficiente ed è, con i suoi 16.000 enti, il più caro d’Europa, una vera e propria idrovora che prosciuga tutto provocando una disparità nell’erogazione di risorse e servizi. Ormai è insostenibile. Il Federalismo Liberale, seguendo il pensiero di Carlo Cattaneo, ci conduce sulla strada giusta per attuare una Riforma importantissima e basilare per il futuro del nostro Paese.
A tal proposito segnaliamo una riforma, elaborata anche tenendo conto delle identità culturali di tutti i territori, che consentirebbe un taglio netto delle spese. L’Italia è formata da 20 (+1) regioni disomogenee di cui 5 a statuto speciale, 110 Province, 14 (+3) città metropolitane e tantissimi enti inutili come le società partecipate, comunità montane, aree vaste, aro, ato, gal, etc, con la riforma che è già pronta per essere attuata potremmo cancellare tutto e ridisegnare il Paese in “nuove” regioni omogenee, dalle dimensioni ottimali, uguali e virtuose, efficienti, fuori dai privilegi e dagli sprechi, partendo da nuovi statuti e funzioni chiare, e facendo ciò, dobbiamo tenere conto delle esperienze negative e delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni.
Il risparmio economico sarebbe circa del 50% ma la cosa più importante sarebbe l’efficienza delle nuove regioni che ben radicate nella cultura e nell’identità di ogni singolo territorio prossime ai cittadini con servizi migliori.