21 Febbraio 2012 UN’IDEA PER LECCE -16- : Lecce Diversamente Mobile – Primo Impegno
Il grado di civiltà di ogni Comunità si misura dalla forza con cui si riesce a soddisfare i bisogni di coloro che vivono una condizione di disagio.
Il grado di civiltà di ogni Comunità si misura dalla forza con cui si riesce a soddisfare i bisogni di coloro che vivono una condizione di disagio.
Con noi al governo di Lecce l’aspirazione turistica della città dovrà trasformarsi in una prassi quotidiana, a cominciare dalla possibilità di conoscere e riconoscere i monumenti e le risorse culturali leccesi con una segnaletica stradale nuova ed efficace.
Un grande mercato di artigianato artistico e un mercatino delle produzioni alimentari tipiche del territorio di Lecce il sabato mattina.
L’insufficienza delle piste ciclabili nella nostra città è un dato di fatto. Intervenire su queste significa creare percorsi alternativi affinché le famiglie possano raggiungere i borghi della nostra città e la costa più vicina in tutta tranquillità.
La politica ha usato sempre la rappresentanza cittadina come strumento per ottenere la poltrona.
La nostra idea di sviluppo urbano non prevede alcun parco fotovoltaico nel territorio di Lecce.
Il grande problema di Lecce e di altre città del Sud è la disoccupazione. Su questo punto le Amministrazioni comunali non ha grandi competenze ma può attivare interventi di supporto e sostegno.
Incontrare il sindaco e gli assessori comunali sarà facilissimo con noi al governo di Lecce.
Basta con le file e le attese per poter parlare al primo cittadino, sempre chiuso nella sua roccaforte del Palazzo.
Negli ultimi anni la città di Lecce è stata teatro di gravissimi incidenti stradali. Sulle circonvallazioni, in viale Otranto, Viale Aldo Moro e altre vie cittadine sono tristemente segnalati in modo evidente tanti episodi tragici che hanno coinvolto giovani e giovanissimi.
La Lecce di domani per noi dovrà essere una città di opportunità per tutti, secondo le regole. Nell’edilizia, nel commercio, in ogni attività pubblica, abusivismo e contraffazione saranno considerati fenomeni a cui dichiarare guerra.